GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 20 febbraio 1909 nasce il movimento culturale denominato Futurismo
Di: Annalaura Casciano
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Il 20 febbraio 1909, sul quotidiano francese “Le Figaro”, viene pubblicato il Manifesto del Futurismo, nato dalla penna di Filippo Tommaso Marinetti. L’evento segna l’anno zero di quel movimento culturale d’avanguardia basato sul progresso tecnologico e sulle nuove scoperte scientifiche.
Ad approvare il pensiero di Marinetti, affiancandolo con il Manifesto tecnico della pittura futurista del 1910, sono i pittori Umberto Boccioni, Gino Severini, Giacomo Balla e Luigi Russolo. I manifesti accostati al principale vogliono essere provocatori: usano un registro ironico, ma riescono comunque ad attirare l’attenzione. Ed è per tale ragione che molti artisti, soprattutto tra i giovani, decidono di aderirvi.
Fra i protagonisti del movimento vi sono anche alcune donne. Ne ricordiamo in particolare due: Valentine De Saint Point e Benedetta Cappa. La prima scrive il Manifesto della donna futurista e il Manifesto della Lussuria, la seconda è un’eccellente poetessa e pittrice, che successivamente sposa Marinetti. Il Futurismo getta le basi ideologiche per il diritto di voto alle donne.
La corrente si diffonde in tutti i campi, influenzando ogni disciplina: la letteratura è caratterizzata dalle “parole in libertà”, inventate da Marinetti, il quale cerca di contrastare la lingua tradizionale esplorando nuovi modi di comunicare; nell’arte, i pittori e gli scultori sono molto attenti all’uso del colore; e i musicisti basano i propri componimenti sui suoni della quotidianità delle metropoli. Il movimento futurista si espande presto in tutto il Mondo: dall’Europa all’America, passando per il Giappone.