Nel Lampi News di oggi parliamo di (non) uomini, con un incitamento alla riscoperta di vecchi – ma sempre attuali – valori

Di: Andrea Panziera

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Fra qualche giorno, forse e non dappertutto, riapriranno le scuole. Come sapranno i lettori del Basso Adige, mi sono occupato dell’argomento una decina di giorni fa, in uno dei miei Post it settimanali. Sento la necessità di ritornare sul tema per una postilla, tanto breve quanto a mio avviso estremamente importante.

A partire dalla prima superiore, in ogni tipologia di Istituto scolastico dovrebbe divenire obbligatoria la lettura del libro di Primo Levi. Un’opera che io, in forma plurale, prendo a prestito per la titolazione di questo breve articolo. Nella deriva sociale, culturale e soprattutto civile che si appalesa ogni giorno, che passa in tutta la sua virulenta e triste evidenza, ritengo non esista medicina migliore per ingenerare una riflessione su temi che molti ragazzi sembrano ignorare o viepiù irridere e sbeffeggiare.

Dispero di poter in qualche modo redimere gli odiatori professionali da tastiera, anche mediante una nota legale. Vorrei infatti sommessamente ricordare che l’incitamento all’odio razziale, così come la condivisione e finanche la giustificazione via social di atti di violenza, rimane reato penalmente perseguibile. Quindi, rivolgo un caldo invito a chi di dovere di procedere per via giudiziaria. Al contempo, incito i vari network a chiudere d’imperio certe pagine vergognose, nonché di vietare l’utilizzo del mezzo ai loro estensori.

Nutro al contrario estrema fiducia nella volontà e capacità dei docenti di accogliere e poi veicolare presso i loro studenti questo mio suggerimento. Anche e soprattutto in funzione di un confronto collettivo che provochi un risveglio rispetto a valori vecchi, ma sempre attuali. Tra questi, soprattutto, il rispetto del prossimo, chiunque esso sia, la negazione della violenza, il significato del termine dignità, la libertà di poter pacificamente esprimere la propria opinione e per questo non essere malmenati o uccisi.

L’augurio di Lampi News: che la giustizia faccia il suo corso

Non parlerò di Willy, il ragazzo massacrato a calci e pugni da 4 giovani pregiudicati. Giovani peraltro definiti da qualche genitore peggiore dei rispettivi figli “dei bravi ragazzi, soltanto un po’ alticci”. Le risultanze che stanno emergendo dalle indagini dicono già tutto sulla loro atrocità, sulla loro vigliaccheria, sulla loro miserabile vita di picchiatori a pagamento, sul maldestro tentativo di nascondere il delitto.

La giustizia farà il suo corso, delibererà fino a che punto questi individui possano essere considerati uomini o semplicemente volgari assassini in libera uscita e quindi un flagrante pericolo per la civile convivenza. Pericolo che, al seguito, merita una lunga permanenza nelle patrie galere.