I prossimi due appuntamenti della VI edizione del Festival della Bellezza – i Maestri dello Spirito di Verona sono con Fabrizio Gifuni (domenica 2 giugno ore 21.30, Teatro Romano) e Laura Morante (lunedì 3 giugno ore 21.30, Teatro Romano).
Fabrizio Gifuni
Amleto allo specchio
Intenso, versatile, elegante e magnetico, è tra i più affermati attori di cinema e teatro.
Fabrizio Gifuni proporrà alcune riflessioni teatrali sul più amletico personaggio letterario.
Lo spalancamento dell’inconscio, la finzione, il dubbio che si stratifica nella poesia.
L’eroe che diventa ambiguo, problematico.
“Nostri i pensieri, gli esiti mai”.
L’esistenza scrutata dall’alto da un implacabile occhio ironico.
L’incubo accarezza il sogno.
“Oh Dio, potrei star chiuso in un guscio di noce e credermi re dell’infinito… ma faccio brutti sogni”.
Dialoga con Gifuni Alessandra Zecchini.
Laura Morante
Maestri e cult movie
Musa del cinema d’autore europeo, è attrice dal fascino passionale, inquieto e avvolgente.
Laura Morante si svelerà tra racconti e incontri di oggi, tra cinema e vita, in dialogo con Gianni Canova. Video e immagini accompagnano l’incontro.
Bianca, La tragedia di un uomo ridicolo, Colpire al cuore, Turné. Moretti, Bertolucci, Amelio, Salvatores.
Una fascinazione inquieta ed esigente al quadrivio di una memorabile stagione del cinema d’arte.
La morale perversa dell’etica ribalta il candore di Bianca nel linguaggio del noir.
Irrinunciabili intermittenze del cuore.
Festival della Bellezza – i Maestri dello Spirito
Con eventi ideati per il festival, riflessioni in format teatrale, concerti e spettacoli unici e in prima nazionale, teatri sempre esauriti con oltre 50.000 presenze, il Festival della Bellezza è oggi un unicum nel panorama culturale italiano, punto di riferimento per riflessioni sulla bellezza espressa nell’opera di straordinari artisti in scenari storici di grande suggestione architettonica e artistica.
La VI edizione, dedicata al tema “L’Anima e le Forme”, indaga l’espressione artistica dello spirito nelle sue varie espressioni, la musica, la letteratura, la filosofia, la pittura, il teatro, il cinema. Il titolo fa riferimento all’omonimo testo di György Lukács sulle forme del rapporto tra uomo e assoluto. Il festival quest’anno prevede un ulteriore incremento del periodo e degli appuntamenti, in sintonia con l’interesse del pubblico che da anni segue con passione la manifestazione riconoscendone la sua peculiarità.
Fabrizio Gifuni
Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, ideatore e interprete di numerosi spettacoli, realizza con Giuseppe Bertolucci il progetto Gadda e Pasolini, antibiografia di una nazione, con gli spettacoli ’Na specie de cadavere lunghissimo; L’Ingegner Gadda va alla guerra o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro (Premio Ubu come miglior spettacolo e miglior attore dell’anno); Gadda e il teatro, un atto sacrale di conoscenza. Registra la lettura di due loro classici: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana e Ragazzi di vita.
Nel 2015 è tra i protagonisti di Lehman Trilogy, per la regia di Luca Ronconi; nel 2016 interpreta Lo straniero, un’intervista impossibile, dal romanzo di Albert Camus. Nel 2018 è protagonista alPiccolo Teatro di Freud o l’interpretazione dei sogni, trasposizione teatrale di Stefano Massini del testo epocale di Freud.
Ha recitato in più di trenta film, con alcuni tra i maggiori registi contemporanei: Gianni Amelio (Così ridevano), Marco Tullio Giordana (La meglio gioventù), Andrea Molaioli (La ragazza del lago), Giuseppe Bertolucci (L’amore probabilmente), Marco Bellocchio (Fai bei sogni). Ha interpretato De Gasperi nel film di Liliana Cavani, Basaglia in C’era una volta la città dei matti, Moro in Romanzo di una strage, Pippo Fava nel 2018 in Prima che la notte.
Nel 2013 è protagonista del film di Paolo Virzì Il capitale umano. “Incarna il personaggio con torva esattezza di sguardi, padronale volgarità di gesti, tuttavia sempre eleganti, mai caricaturale, millimetrico nel passo brutale”. Per l’interpretazione ottiene il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior attore. Tra gli altri premi: Rivelazione europea al Festival di Berlino, Globo d’oro, Premio De Sica, Premio Flaiano, Premio Fellini, Premio Gian Maria Volonté.
Laura Morante
Dopo la gavetta in teatro con Carmelo Bene, nel 1980 debutta nel film di Giuseppe Bertolucci Oggetti smarriti e l’anno seguente interpreta Laura ne La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci con Ugo Tognazzi. Nel 1983 appare accanto a Jean-Louis Trintignant in Colpire al cuore di Gianni Amelio,l’anno successivo lavora con Mario Monicelli ne Le due vite di Mattia Pascal.
Il fortunato connubio artistico con Nanni Moretti si avvia con Sogni d’oro e si rinnova nell’84 con il capolavoro Bianca che la consacra icona del cinema d’autore.
Si trasferisce a Parigi dove partecipa a produzioni europee e diventa una star popolare dal 1989 grazie al successo della serie tv Les Jurés de l’ombre. Nel 1988 torna sul set con Gianni Amelio per I ragazzi di via Panisperna e nel ‘90 Gabriele Salvatores la sceglie come protagonista femminile di Turné accanto a Diego Abatantuono e Fabrizio Bentivoglio.
Interpreta un ruolo brillante nella commedia Ferie d’agosto di Paolo Virzì, gira con Roberto Faenza, Vicente Aranda e Cristina Comencini prima di tornare a lavorare con Nanni Moretti in La stanza del figlio, che le vale il David di Donatello come migliore attrice nel 2001.
Seguono film con John Malkovich, Michele Placido, Mike Figgis, Gabriele Muccino, Carlo Virzì, Alain Resnais, Roberto Andò, Pupi Avati e Carlo Verdone con cui vince nel 2005 il Nastro d’argento per L’amore è eterno finché dura.
È anche regista, con il film Ciliegine, Globo d’oro come regista rivelazione nel 2012, e Assolo nel 2016. Nel 2015 vince il Nastro d’argento europeo.