La storia della Colomba, il dolce simbolo della Pasqua e della pace, è ricca di leggende, ma anche di interessanti alternative regionali
Di: Elisa Silvestri
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Durante le festività pasquali, per la popolazione italiana è tradizione gustare un dessert caratteristico. Oggi sono infinite le varietà della Colomba pasquale: questa pietanza si può trovare nella sua versione classica, al cioccolato, al pistacchio oppure aromatizzata alla vaniglia. Creatività a parte, la ricetta tradizionale – e anche la più antica – prevede un dolce decorato con mandorle e glassa di zucchero.
Per molti aspetti, l’impasto della Colomba pasquale è simile a quello del panettone. L’idea commerciale di un simile dessert nacque negli anni Trenta del secolo scorso, quando Motta, padre del panettone, ebbe l’intuizione di creare un dolce al di fuori del periodo natalizio. Infatti, produttori del settore dolciario riutilizzarono al meglio i macchinari adibiti alla produzione del panettone per creare la Colomba pasquale.
La Colomba, un dolce dalle origini lontane
Sebbene l’idea di commercializzare la Colomba pasquale sia abbastanza recente, il dolce ha origini molto lontane. Due sono le leggende che spiegherebbero la nascita di questa leccornia dalla forma particolare, entrambe ambientate in uno scenario longobardo.
La prima leggenda narra di un gruppo di pellegrini irlandesi che, attorno al 610 d.C., furono ospitati dalla regina Teodolinda nel regno longobardo. La sovrana offrì loro varie carni, che vennero tuttavia rifiutate, poiché gli ospiti si trovavano nel periodo della Quaresima. Teodolinda e il marito interpretarono il gesto come un’offesa personale: San Colombano, che guidava il gruppo, trasformò la selvaggina in Colombe di pane bianche.
La seconda leggenda è ambientata nel 572 d.C. a Pavia, ai tempi del re Alboino. Questi dichiarò guerra all’Italia bizantina, assediando la città e riuscendo, dopo tre anni, ad entrarvi. Fu così che, per sottrarsi alla loro ira, i pavesi regalarono agli “invasori” dolci a forma di colomba, un gesto che evitò il saccheggio dell’urbe e le diede il titolo di capitale del nuovo regno longobardo.
La ricetta veneta: la “fugassa“
Un’alternativa della Colomba pasquale è la cosiddetta “fugassa” veneta, dolce tipico tra Venezia e Treviso. Anche le sue origini sono leggendarie. Si narra in primis di un fornaio trevigiano, che utilizzò ingredienti inusuali per lavorare il pane: burro, uova, miele e mandorle. Il risultato fu un pane dolce, soffice, che egli stesso regalava ai clienti durante il periodo pasquale. Poi, ancora, si pensa che l’origine del dolce – povero e popolare – fosse veneziana e che si legasse alle prime feste cristiane in memoria della Resurrezione di Cristo. Con il passare del tempo, le modifiche della ricetta hanno trasformato il dolce popolare in un vero dessert da gustare a Pasqua come alternativa alla Colomba classica.