Nell’angolo di Eupalla, una corsa a tre: Inter, Milan e Juventus puntano allo scudetto, le inseguitrici spingono al massimo un posto in Champions
Di: Andrea Panziera
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Oramai, penso che non sussistano dubbi: le pretendenti allo scudetto si sono ridotte a tre, Inter, Milan e Juventus, in ordine di classifica. Tutte le altre cosiddette “grandi” o presunte tali potranno lottare al massimo per la conquista di un posto in Champions.
I verdetti della 26esima giornata non lasciano spazio a ipotesi differenti. Lazio e Verona non sono riuscite a provocare quel break che i nerazzurri di Conte auspicavano. L’Atalanta non ha fatto felici i rossoneri e gli uomini di Pirlo nel posticipo di lunedì a S. Siro, soccombendo alla fine di misura pur disputando una partita gagliarda, costringendo per lunghi tratti Handanovic e compagni nella loro metà campo.
Come più volte è capitato nel corso di questa stagione, l’incontro è stato deciso a favore dell’Inter da un calcio d’angolo, una sorta di specialità della casa. A differenza di qualche mese fa, quando le critiche erano più che fondate, la difesa delle Beneamata ha dimostrato una solidità notevole, supportata dallo spirito di sacrificio di tutta la squadra, attaccanti compresi. A dimostrazione del fatto che certe partite si possono vincere solo soffrendo.
Per certi versi, in alcune fasi del match, sembrava di rivedere lo stesso canovaccio del “Triplete”; e non mi sento di escludere che il segreto del primato vada ricercato proprio nella acquisita consapevolezza che il singolo top player, se non si pone anche al servizio dei compagni, assai raramente può determinare l’esito positivo di una stagione. Potrà risultare determinante in qualche occasione, ma alla lunga prevarrà chi riuscirà a ottimizzare il rendimento del collettivo.
La questione Europa tra Eupalla vecchi e nuovi
I lettori ricorderanno le mie argomentazioni in merito all’influenza che avrebbero avuto le competizioni europee sulla classifica finale del Campionato. Ebbene, i primi responsi delle Coppe non sono favorevoli per le nostre compagini. La Juve è stata inopinatamente eliminata dal Porto e quasi tutte le altre squadre non sembrano messe benissimo, con rimonte che, alla luce dei risultati dell’andata, sembrano una chimera. Inevitabilmente, il ridimensionamento degli obiettivi continentali renderà la lotta per lo scudetto o per le posizioni che garantiscano un posto in Europa ancora più avvincente.
Questa debacle del nostro calcio pone inevitabilmente una domanda: siamo davvero così scarsi rispetto agli altri? Posto che la vittoria finale di un nostro team manca ormai da qualche anno, e quindi il divario esiste, si può al limite discutere della sua ampiezza e delle relative cause. In realtà, guardando alle ultime performance della Nazionale azzurra, il gap non parrebbe così marcato. Tutt’altro!
Allora, dove sta il problema? Avanzo un’ipotesi. Puntare tutto su top player onusti, e forse sazi, di vittorie e quattrini è proprio la strategia giusta per ottenere più velocemente i risultati sperati? Mi sia consentito di avanzare qualche dubbio.