A Verona riparte “Schermi d’Amore”, il festival dedicato al melodramma e al cinema romantico sentimentale. Proiezioni dal 30 settembre al 7 ottobre
A cura di: Roberto Tirapelle
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Riparte esattamente da dove si era interrotto lo scorso febbraio Schermi d’Amore, festival dedicato al melodramma e al cinema romantico sentimentale. Dal 30 settembre al 4 ottobre, la 16esima edizione del festival sarà ospitata negli ampi spazi del Teatro Ristori; dal 5 al 7 ottobre, invece, nella sala Convegni della Gran Guardia.
Nel rispetto dei protocolli sanitari, gli spettatori sono tenuti a indossare la mascherina dall’ingresso in sala fino al raggiungimento del proprio posto. Dovranno poi rimetterla ogniqualvolta si allontanino dallo stesso, incluso il momento dell’uscita. Igienizzanti per le mani saranno messi a disposizione del pubblico, che dovrà evitare assembramenti sia all’interno sia all’esterno della sala di proiezione.
Per questa edizione sono state selezionate complessivamente una trentina di pellicole, di cui due proiettate a febbraio. Racconteranno le sfumature dell’amore declinate secondo la sensibilità di grandi registi. Sei le sezioni tematiche, tra cui una retrospettiva dedicata al regista giapponese Kenji Mizoguchi, che propone la proiezione di quattro suoi capolavori e l’allestimento di una mostra con le opere ispirate ai suoi film e realizzate dagli allievi della Scuola del Fumetto.
Tra le novità già annunciate a febbraio, la presenza di due giurie – di cui una esclusivamente di giovani -, un ricco programma di film d’autore e una speciale attenzione allo sguardo femminile. Oltre la metà dei titoli in gara, infatti, è diretta da donne.
Le dichiarazioni
La 16ª edizione di Schermi d’Amore è realizzata dal Comune e da Verona Film Festival, in collaborazione con il Circolo del Cinema. L’edizione è stata presentata dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, dal direttore artistico del Verona Film Festival Paolo Romano e dal presidente del Circolo del Cinema Roberto Bechis. Presenti anche il direttore della Scuola di Fumetto di Verona Stefano Zampollo e il vice direttore artistico di Fondazione Arena Stefano Trespidi.
“Per noi il festival ‘Schermi d’Amore’ rappresenta davvero una sfida vinta. – ha detto l’assessore Briani – Ecco perchè ce l’abbiamo messa tutta per continuare ciò che abbiamo iniziato a febbraio, prima che il Covid prendesse il sopravvento. La rassegna torna quindi tale e quale a come era stata proposta in origine, seppur con nuovi spazi e nuove regole da rispettare. Questa è anche l’ultima edizione del direttore Romano, a cui va sicuramente riconosciuto il merito di aver portato a Verona, più di vent’anni fa, un festival che non c’era, ma di cui si sentiva il bisogno e che negli anni è cresciuto in qualità e gradimento”.
Parla di bilancio positivo il direttore Romano:
“Mi occupo del festival da circa venticinque anni. L’ho visto nascere e crescere fino a diventare un’eccellenza nel panorama italiano. Ringrazio il Comune per la stima e la fiducia accordatami. Questa edizione del festival, in particolare, – ha aggiunto Romano – permetterà di vedere assolute eccellenze cinematografiche. Abbiamo dedicato a Mizoguchi una retrospettiva con quattro suoi capolavori recentemente restaurati”.
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