La recente rotazione nel mercato dei metalli e la divergenza dei prezzi tra Oro e Argento potrebbero spingere prepotentemente al rialzo i due metalli preziosi
Di: Fabio Michettoni
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Tra il 1993 e il 2004 il prezzo dell’Argento ha iniziato una moderata ascesa, passando da un livello vicino ai 3,50 dollari fino a sfiorare i 7,50 nel 1998. Ha quindi iniziato un movimento al ribasso, raggiungendo nuovi minimi nel 2002. A quel punto, i mercati sono cambiati. L’Oro e l’Argento hanno iniziato ad avanzare in modo sincronico e l’Oro ha sempre sopravanzato l’Argento fino alla metà del 2003. Una volta che l’argento è crollato, alla fine del 2003-04, il rapporto con l’Oro ha iniziato a scendere anziché puntare verso l’alto. È questo il modello che stiamo attualmente valutando nel mercato dei metalli.
Situazione attuale dell’Argento
Il ritracciamento del prezzo estremamente profondo subìto dall’Argento in quest’ultimo mese – passato da quota 17,50 fino ai minimi del 18 marzo segnati a quota 11,50 – evidenzia il fatto che sia in atto una rotazione a basso prezzo tra i due metalli, con una disconnessione in termini di correlazione ben evidenziata dal grafico Gold/Silver Ratio.
È vero che anche l’Oro ha subìto un ribasso nelle ultime 3 settimane per lo shock accusato dai mercati per l’effetto Covid-19; tuttavia, si ritiene che la drammatica riduzione dell’Argento vada ricondotta a uno schema molto più ampio che si sta definendo sul medio lungo termine, più di quanto la maggior parte degli investitori retail sia in grado di comprendere.
Recentemente, la notizia che i fornitori globali di metalli preziosi hanno ricevuto un’enorme ondata di richieste per lo stock fisico nelle ultime 2 settimane ha creato una situazione di inefficienza, nel senso che i fornitori sono in forte affanno a soddisfare questa mole di richieste. Questa impennata della domanda cambia adesso le dinamiche del mercato e il modo in cui si osserva il basso livello di washout evidenziato dall’ Argento.
Se la domanda continua a salire, allora si spiega bene il crollo del Gold/Silver Ratio evidenziato sul grafico. E non c’è motivo alcuno per dubitarne adesso in questa fase dell’aggressione da Covid-19, con l’Argento che inizia a crescere come già accaduto nel 2002-2005. Ciò significa che la domanda di metalli è alle stelle e l’Argento è improvvisamente diventato il metallo fisico più richiesto.
Situazione attuale dell’Oro e prospettive per l’Argento
Riteniamo che la prossima azione dei prezzi dell’Oro si concretizzerà in un attacco ai massimi in area 1.800 dollari per oncia. Primo target stimato in area 1.950, proprio come effetto dell’espansione della domanda. Un movimento di questo tipo rappresenterebbe un’espansione del 100% dei prezzi in proporzione armonica rispetto all’ultimo rialzo significativo dai minimi in area 1,168 (settembre 2018) e rappresenterebbe una rivalutazione dagli attuali livelli di circa il 15-20%.
Se dovesse muoversi con la stessa magnitudo dell’Oro nello stesso arco di tempo, l’Argento potrebbe raggiungere livelli posti in area 22/23 dollari, quantificando un rialzo dei prezzi di oltre il 50%.
In conclusione, secondo una modellazione previsionale, si ritiene che la recente rotazione nel mercato dei metalli e la drammatica divergenza dei prezzi tra Oro e Argento stiano creando un altro tipo di modello simile a quello già proposto in passato, che potrebbe spingere prepotentemente al rialzo i due metalli preziosi.