Sabato 17 maggio presso Palazzo Metternich, sede dell’Ambasciata italiana a Vienna, si è tenuto un incontro che ha unito gastronomia e storia

Di: Liliana Ghellere

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Vienna – Sabato 17 maggio nei saloni di Palazzo Metternich, sede dell’Ambasciata d’Italia a Vienna, ha avuto luogo un incontro che ha unito gastronomia e storia. 

In occasione della visita a Vienna del Sindaco Paolo Longhi per le celebrazioni dedicate ad Antonio Salieri, una delegazione legnaghese composta da Mida Muzzolon (presidente dell’Associazione Cuochi Veronesi) ed Elena Rossini (presidente dell’Associazione Culturale NINFEA) ha presentato il risotto in barattolo “Legnago Vienna/Rosso Incanto”.

La creazione, confezionata in un barattolo dal design esclusivo sviluppato in vista della trasferta viennese, unisce ingredienti del territorio a richiami visivi e gustativi dell’universo musicale del compositore. Un oggetto simbolico, pensato appositamente per quando si è in” viaggio”, che unisce estetica e funzionalità, raccontando una storia fatta di identità e territorio. La ricetta, ideata per l’occasione da Muzzolon, rappresenta un ponte simbolico tra la terra natale di Salieri e la capitale austriaca che lo accolse e consacrò. Il colore intenso, da cui il nome “Rosso Incanto”, rievoca l’eleganza del teatro e le atmosfere viennesi di un tempo. Il barattolo, oltre ad essere stato al centro della presentazione, è stato donato all’ambasciatore italiano a Vienna, Giovanni Pugliese, come gesto di amicizia e condivisione.

Il piatto, un risotto vegetariano composto da riso Carnaroli, fichi, rape rosse, formaggio erborinato di capra e lavanda, verrà proposto ufficialmente al pubblico a settembre, nel corso di una serata evento organizzata dall’Associazione Culturale “Ninfea”.

Valorizzando così il profondo legame tra Legnago e Vienna, città natale e d’adozione del celebre compositore a cui il progetto si ispira.

“Legnago Vienna/ Rosso Incanto” non è solo un piatto, ma un messaggio, un viaggio sensoriale che unisce epoche e luoghi attraverso gusto, arte e passione.

Un’esperienza che ha mostrato in modo concreto come la cucina possa diventare strumento di dialogo interculturale. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale “Ninfea”, si inserisce nel programma di celebrazioni per il bicentenario della scomparsa di Antonio Salieri, compositore legnaghese noto per il suo ruolo di primo piano nella Vienna musicale del settecento.