Il Legnago non riesce a risollevarsi, perde anche contro il Carpi sbagliando due rigori e la salvezza si allontana sempre di più

Di: Nicola Sordo

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È ancora presto, deve ancora terminare il girone d’andata, ma questo Legnago difficilmente riuscirà a salvarsi. Non basta e non basterà il cambio di atteggiamento portato da Contini, i valori della rosa non sono, ad oggi, al livello della Serie C. A ciò potrebbe aggiungersi a gennaio la partenza di Martic, il quale avrebbe fatto volentieri le valigie già l’estate scorsa. Indubbiamente nella prossima finestra di mercato la società dovrà intervenire per tentare il tutto per tutto e risalire una classifica che, allo stato attuale delle cose, lascia poco spazio ad interpretazioni. Sabato è arrivata la sconfitta numero 12 su 17 gare contro un Carpi che non ha certo fatto scintille al Sandrini, riuscendo comunque a perforare per tre volte la porta di Perucchini. Pochi gli acuti della squadra di Contini, riassunti tutti nei due rigori falliti prima da Svidercoschi e poi da Martic. Segnale, anche questo, di una fiducia non certo ai massimi storici.

La partita

Nel primo tempo il Legnago prova a pungere con la punizione di Demirovic, respinta da Sorzi facilitato anche dalla posizione defilata. Il Carpi a testa bassa guadagna sempre più campo e, dopo una pericolosa incornata su angolo di Panelli, trova il vantaggio con il piazzato di Gerbi, ben imbeccato da Mandelli. Tanta, troppa fatica negli ultimi venti metri per il Legnago, che vive più che altro di fiammate improvvise come qualche buona accelerazione di Muteba e, soprattutto, con il gol divorato da Svidercoschi sulla sponda aerea di Basso Ricci agli sgoccioli del primo tempo.

Nella ripresa succede di tutto. In avvio, il generoso rigore concesso dal direttore di gara viene sprecato da Svidercoschi, che dopo aver tirato a lungo la carretta là davanti incappa forse nella sua peggior prestazione stagionale. In seguito, come da più classica delle leggi del calcio, il Carpi raddoppia con un gran tiro da fuori di Tcheuna, bravo a scaraventare all’incrocio dei pali una corta respinta della difesa legnaghese. Gli animi si rianimano con il secondo penalty di serata, stavolta corretto, per un tocco di mano in area di Contiliano. Cambia il tiratore, si presenta Martic, ma non l’esito: il Sandrini si aspetta una bordata a sfondare la porta ma il centrale austriaco opta per un debole destro ad incrociare che Sorzi riesce addirittura a trattenere. Lo stesso Martic, che nel secondo tempo assume la posizione ibrida di tuttocampista, propizia tuttavia il gol della speranza. Sul suo tiro da fuori stavolta Sorzi non è impeccabile, Zanetti è il più lesto di tutti ad avventarsi sul tap in e riaccende la fiammella con più di mezz’ora da giocare. Il forcing, spesso confusionario, del Legnago però non porta a nulla, e nel finale il Carpi chiude i conti in contropiede con Sall.

Ennesima sconfitta e destino che sembra inesorabile. Settimana prossima la sfida proibitiva all’Adriatico contro la capolista Pescara, poi l’Ascoli per chiudere il girone d’andata prima dello scontro diretto con il Pontedera. Oggi la salvezza sembra un miraggio, il mercato di gennaio diventa tappa fondamentale per provare a cambiare le sorti della stagione.

Legnago-Carpi, il tabellino

LEGNAGO-CARPI 1-3
MARCATORI Gerbi (C) al 26’p.t.; Tcheuna (C) all’8’, Zanetti (L) al 13’, Sall (C) al 42’s.t.
LEGNAGO (3-4-1-2) Perucchini 5,5; Pelagatti 5, Martic 5,5, Noce 5,5; Muteba 6 (dal 30’s.t. Ampollini s.v.), Franzolini 5,5 (dal 30’s.t. Diaby s.v.), Bombagi 6, Ballan 5,5 (dal 1’s.t. Zanetti 6,5); Demirovic 6 (dal 38’s.t. Palazzino s.v.); Basso Ricci 6, Svidercoschi 4,5. (Rigon, Berto, Viero, Travaglini, Toma, Rossi, Banse, D’Amore, Ibrahim, Maset, Malumandsoko). All. Vicardi (Contini squalificato) 5,5
CARPI (4-3-1-2) Sorzi 7,5; Tcheuna 6,5, Zagnoni 6, Panelli 6,5, Verza 5,5 (dal 28’s.t. Calanca 6); Contiliano 6 (dal 47’s.t. Amayah s.v.), Mandelli 7, Figoli 6; Cortesi 6 (dal 16’s.t. Puletto 6); Gerbi 6,5 (dal 47’s.t. Sereni s.v.), Saporetti 6,5 (dal 28’s.t. Sall 6,5). (Lorenzi, Pezzolato, Cecotti, Stanzani, Nardi, Mazzali). All. Serpini 6,5
ARBITRO Toro di Catania 5,5
NOTE paganti 385, abbonati 282, incasso di 1730 euro. Ammoniti Ballan, Tcheuna, Zagnoni, Bombagi, Puletto. Angoli 3-5.