Venerdì 4 novembre 2022, con un evento d’eccezione, misteri e curiosità avvolgono lo scenario maestoso del Castello di Bevilacqua
Di: Elisa Pitino
LEGGI ANCHE: “Profumi di Mosto” 2022: le cantine “Scolari” e ”La Torre”
Una location d’eccellenza, nonché la stessa dove fu celebrata la prima edizione del festival dedicato ai luoghi leggendari e misteriosi del Veneto: il Castello di Bevilacqua ha inaugurato, venerdì 4 novembre, la 14esima edizione di “Eppur galleggia”.
Ad aprire la serata l’esaltazione dei prodotti del territorio veneto, con la cena in una delle ambientazioni della struttura medievale. La presenza in tavola di due bottiglie d’eccellenza: il vino rosso Valpolicella “Tommasi” (2021) e il vino rosso Corte Giara “Allegrini” (2021) ne sono stati due esempi.
La cronistoria della serata
Alessandra Sponda, Consigliere Regionale della Regione del Veneto, ha cordialmente dedicato un discorso all’immenso lavoro del Consorzio Pro Loco del Basso Veronese, inizializzando così l’evento in questione.
La visita guidata dagli organizzatori dell’evento ha reso possibile la scoperta delle diverse aree del Castello di Bevilacqua, arricchite da deliziosi monologhi da parte degli attori de “La Bottega delle Arti”. Quest’ultimi, hanno interpretato alcuni personaggi storici caratteristici del Castello di Bevilacqua raccontando degli aneddoti che li riguardavano; ad esempio nella “Sala Rosa” un’ attrice ha interpretato la contessa Felicita Bevilacqua raccontando i segreti che la rappresentano.
A concludere l’evento, le lettrici dell‘ ABC e il Maestro Tarantino omaggiano l’acqua, tema della serata, con alcune poesie dialettali ; non è da meno il corpo di ballo del “Mi La Bounce ” di Legnago (VR) che con il balletto finale hanno voluto simulare i movimenti di uno dei quattro elementi naturali.
L’accentuazione di uno scenario eccezionale: Il Castello di Bevilacqua
L’impegno della Pro Loco del Basso Veronese e di tutti gli organizzatori ha fatto si che fosse possibile incuriosire ogni fascia d’età. Non solo una serata culturale, insomma, ma anche un’occasione per valorizzare il simbolo della comunità di Bevilacqua.