La tragica notizia della morte del Maestro Zeffirelli, creatore di sogni, è arrivata oggi in Fondazione Arena di Verona mentre fervono i preparativi definitivi per la prova generale della sua ultima e tanto attesa Traviata che debutterà il prossimo 21 giugno alla presenza già annunciata, ma ora ancora più significativa, del Presidente della Repubblica Mattarella.
Il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, amica di Zeffirelli sin dai suoi giovanissimi esordi sulle scene, è stata colta di sorpresa in una giornata davvero intensa e, a nome di tutte le maestranze, complessi artistici ed impiegati amministrativi della Fondazione, dichiara: “Lo abbiamo amato incondizionatamente tutti, ha segnato la nostra vita professionale e personale in modo indelebile. Vorremmo tutti avere oggi il tempo di fermarci e piangere liberamente l’uomo, l’artista, l’amico, ma se davvero vogliamo onorarlo come merita, questo lusso non ce lo dobbiamo né possiamo permettere: lo piangeremo lavorando al meglio, al massimo delle nostre forze per onorare il suo genio, perché la sua ultima Traviata, ma anche il suo Trovatore, brillino e contribuiscano al ricordo futuro del suo genio insostituibile. Gli strumenti li abbiamo e il suo imprimatur pure, perché Traviata viene da lontano, un anno di lavoro intenso nel quale ogni dettaglio, ogni particolare è stato condiviso con i suoi storici assistenti e collaboratori della Fondazione Arena che ne hanno assorbito il pensiero. Terminato questo doveroso omaggio potremo finalmente sfogare i nostri sentimenti privati e piangerlo. Ora dobbiamo lavorare ancora per lui anche se, purtroppo, senza di lui”.
Ed è l’intera città di Verona che piange la scomparsa del Maestro, perché la sua impronta è forte nel tessuto urbano e sociale della città che lo sentiva amico e complice di tante estati.
IL CORDOGLIO DEL SINDACO SBOARINA
“Con lui se ne va uno dei più grandi estimatori della nostra città. Verona deve molto a Franco Zeffirelli perché l’ha saputa valorizzare con la sua creatività e la sua arte internazionale – dice il sindaco e presidente della Fondazione Arena Federico Sboarina -. E per Verona, la sua scomparsa è un colpo al cuore, equivale alla perdita di un ‘amico’ che ha portato nel mondo i nostri due gioielli: il mito shakespeariano e il festival lirico. Il cordoglio cittadino è quindi autentico perché, per i veronesi, il Maestro era come se fosse un concittadino. Non c’è stato il tempo a causa anche della sua malattia di conferirgli in vita la cittadinanza onoraria, ma lo proporrò al Consiglio comunale in memoria e non c’è dubbio che la città lo ricorderà anche con altri atti simbolici. Per la statura mondiale della sua arte non basta l’intitolazione di una via, lo ricorderemo con qualcosa di ancora più importante valutando l’ipotesi di una statua o magari con uno spazio monografico all’interno nel nuovo museo che sorgerà all’interno della Casa di Giulietta. E’ infatti del ’68 il film Romeo e Giulietta che con grande correttezza filologica ha portato fuor dalle mura la storia veronese dei due fidanzati. Anche questa opera pluripremiata ha aumentato l’orgoglio cittadino e l’attrattiva verso la nostra città. Ma il grande motivo della nostra riconoscenza sta nei 25 anni di collaborazione con la Fondazione Arena, per la quale ha firmato autentici capolavori. E il Maestro fino all’ultimo ha voluto essere vicino a noi. Infatti, l’ultimo lavoro di Zeffirelli, la Traviata a cui lavorava da anni, debutterà venerdì sul palcoscenico areniano. Sarà una serata speciale, ancora più emozionante del solito perché alla curiosità artistica aggiungeremo la partecipazione emotiva per la sua scomparsa. Maestro, Verona non ti dimenticherà mai. E, io personalmente, conserverò per sempre il ricordo affettuoso dell’incontro che pochi mesi fa è avvenuto nella sua casa romana, un posto di grande raffinatezza nel quale solo dalle foto alle pareti si percepisce la grandezza dell’uomo. Con Zeffirelli scompare una colonna della storia artistica internazionale, un vanto nazionale e un amico di Verona. Da oggi anche la passeggiata sul Liston assumerà un altro valore, invito i veronesi ad alzare lo sguardo e nel guardare i tendoni che arredano le facciate monumentali mandare un saluto al grande Maestro che tanto ha fatto per Verona”.