Ci sarà anche un tedoforo legnaghese ad accogliere l’arrivo della Fiaccola Olimpica a Roma: si tratta di Rebecca Faccini, nipote del presidente onorario de Il Basso Adige Giuseppe Mutti

Di: Francesco Occhi

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Un tedoforo legnaghese ad accogliere l’arrivo della Fiaccola Olimpica a Roma: si chiama Rebecca Faccini ed è la nipote del presidente onorario de “Il Bassodige” Giuseppe Mutti. 

Rebecca ci saluta con uno smagliante sorriso, entusiasta della grande opportunità che le si è presentata nell’essere stata scelta a portare la Fiaccola olimpica tra le vie della Città Eterna.

Rebecca ci racconta come è stata scelta

Da circa due anni vivo a Roma perché frequento all’Università “La Sapienza” il corso di Letteratura, Musica e Spettacolo – spiega Rebecca Faccini – la Coca Cola ha indetto un concorso aperto a tutti i ragazzi dell’Ateneo, per poter diventare tedoforo istallando un box office dove potersi iscrivere dando i propri dati anagrafici ma, soprattutto, indicando cosa rappresentava per ciascuno i noi l’Olimpiade. Io ho scritto quello che per me significa ed ha significato, cioè il valore che rappresenta, l’orgoglio per noi italiani di vedere un nostro atleta gareggiare e magari vincere, sperare che qualcuno dei nostri amici possa raggiungere questo risultato (ndr. la sorella di Rebecca, Matilde, gareggia e con ottimi con una società di scherma a Zevio e non si sa mai che in futuro…) Dopo aver inserito i miei dati nell’apposito contenitore, anche se ci speravo, non avevo di certo grandi aspettative per un’eventuale risposta positiva. Invece, il 25 agosto ricevo dalla Coca Cola un messaggio bellissimo con il quale mi si diceva che i valori che avevo inserito sul significato dell’Olimpiade erano molto belli e che di lì in poi avrei ricevuto varie altre mail che di volta involta mi hanno avvicinato ad essere un perfetto tedoforo”.

Il Viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 è molto più di un rito sportivo: è l’avventura entusiasmante che annuncia l’arrivo dei Giochi nel nostro Paese. La possibilità di candidarsi per essere uno dei tedofori dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 è stato di sicuro un percorso bello ed entusiasmante conclusosi il 30 giugno 2025. Le selezioni hanno portato a scegliere ben 10.001 tedofori per il viaggio della Fiamma Olimpica mentre sono 501 quelli scelti per il viaggio della Fiamma Paralimpica. Il percorso è iniziato il 26 novembre 2025 a Olimpia, con l’accensione del tradizionale fuoco che arriverà poi in Italia, a Roma, il 6 dicembre toccando 60 città e tutte le 110 province italiane, per oltre 12.000 chilometri fino a Milano, dove il 6 febbraio 2026 il fuoco illuminerà la Cerimonia di Apertura allo Stadio di San Siro. Un cammino che celebrerà anche momenti speciali: sarà a Napoli a Natale, a Bari per il Capodanno e farà tappa a Cortina d’Ampezzo il 26 gennaio, esattamente 70 anni dopo la Cerimonia di Apertura dei Giochi del 1956.

Ma torniamo alla nostra Rebecca e alla sua prossima entusiasmante esperienza.

Alla prima mail – continua – ne è seguita una seconda il 22 ottobre che mi comunicava sia di essere stata scelta come tedoforo, sia la lunghezza del percorso da fare (tra i 200 e i 300 metri) senza indicarmi dove; il 20 novembre mi hanno indicato sia il giorno, il 6 dicembre, giorno dell’arrivo della Fiaccola Olimpica in Italia e a Roma, sia di essere nel gruppo delle prime staffette che porteranno la fiaccola lungo le vie della Città. A Roma rimarrà solo il 6 dicembre mentre il giorno 7 sarà già a Viterbo”.

Ma cosa vuol dire tedoforo? Il significato è portatore di fiaccola, un termine adoperato nel linguaggio degli archeologi, per indicare statue o figure di bassorilievi che rappresentano persone con in mano una fiaccola ma è anche riferito, nelle cronache sportive agli atleti cui viene consegnata la fiaccola olimpica per il trasferimento al luogo dove si svolgono le Olimpiadi. Molti saranno i personaggi famosi che porteranno la Fiaccola Olimpica, da Giacomo Agostini a Giuseppe Tornatore, da Alessandra Mastronardi a Matilda De Angelis, da Pecco Bagnaia a Antonella Palmisano, da Achille Lauro a Marco Bellinelli, un numero infinito di grandi nomi ma anche di persone comuni come Rebecca.

Ci è arrivato un file contenente tutte le istruzioni mentre la conferma di essere un tedoforo è arrivata direttamente dal presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò – spiega Rebecca – dove veniva spiegato nel dettaglio i valori che un portatore di fiaccola deve avere. Quando ho saputo di essere stata scelta ero a Legnago, a pranzo da mio nonno e con i miei genitori non vi dico l’emozione che abbiamo avuto tutti. Ero emozionata, agitata, commossa mi sentivo dentro tutta la responsabilità che dovevo avere in quei 300 metri di percorso. Il Comitato organizzatore ha preparato tutto nei minimi dettagli. Innanzitutto dovremmo essere al punto di ritrovo già dal mattino del giorno 6 dicembre dove ci consegneranno le divise da indossare, ci spiegheranno come tenere  la torcia e come passarla da un tedoforo all’altro. Ci sarà assegnato un numero ed una navetta ci porterà nel luogo a noi assegnato. Avremo sempre con noi un gruppo di supporto e di aiuto che ci assisterà nel caso la torcia dovesse spegnersi (speriamo proprio di no). Rigidissime le regole: nessun gioiello, nessun anello, orologio, orecchini, scarpe bianche e senza alcun logo visibile (me le sono appena comperate con l’assistenza di nonno Giuseppe). Saranno circa 7 i minuti per ciascuno di noi ma saranno momenti che ci rimarranno per sempre. Finita la tratta, saremo riportati al punto di partenza tutti assieme dove potremo riabbracciare i nostri cari (papà e mamma in primis). L’esperienza durerà complessivamente quattro ore con tanto di foto ufficiali scattate da fotografi autorizzati. Il giorno dopo l’evento vi sarà un momento in cui ci troveremo tutti assieme dove ci verrà consegnato oltre che l’equipaggiamento in dotazione durate la staffetta, sia un documento ufficiale di partecipazione e di ringraziamento”.

Lasciata Roma, la Fiamma toccherà in ogni regione italiana, tutti i cittadini avranno l’opportunità di partecipare alla grande emozione di Milano Cortina 2026 e di condividere i valori Olimpici e sportivi attraverso un grande momento collettivo. Coca-Cola e Eni sono i Presenting Partner del Viaggio della Fiamma Olimpica  che entrerà in Veneto domenica 18 gennaio 2026, passando dalla Valpolicella e sostando a Peschiera del Garda. Il cammino si concluderà in Piazza Bra a Verona, dove il 22 febbraio 2026, nell’Arena, si terrà la cerimonia di chiusura dei Giochi. Il 19 gennaio la staffetta dei tedofori ripartirà da Peschiera verso Soave e Villafranca, successivamente, attraverserà Valeggio sul Mincio, Isola della Scala, per poi proseguire la propria corsa con una piccola deviazione in Lombardia, concludendo la giornata a Mantova. Il 20 gennaio la Fiamma Olimpica scenderà verso sud, raggiungendo Legnago.
Attraverserà Adria, Rovigo, Monselice, Este, Abano Terme arrivando infine in Piazza dei Signori e Piazza delle Biade a Vicenza. Da Vicenza la Fiamma Olimpica salirà a Schio e attraverserà Asiago, toccando Bassano del Grappa, Montebelluna, Asolo, Castelfranco Veneto e Cittadella, per poi celebrare la fine della giornata a Padova. Il 22, dopo aver attraversato Galzignano Terme e Chioggia, la staffetta seguirà il corso del Brenta passando per Stra, Treviso, Mestre e Porto Marghera, e concludendo la giornata in Piazza San Marco a Venezia. Il 23, lasciata Venezia, sarà la volta della costa veneta, fino a Musile di Piave, San Donà di Piave, Concordia Sagittaria e Portogruaro. La giornata proseguirà in Friuli-Venezia Giulia e si concluderà a Trieste. La Fiamma Olimpica ritornerà in Veneto il 25 gennaio per attraversare attraverserà Conegliano Veneto, Vittorio Veneto e Valdobbiadene. Sarà poi la volta di Feltre prima di concludere la giornata in piazza dei Martiri a Belluno. Infine, il 26 gennaio, la Fiamma olimpica risalirà i paesaggi dolomitici. Attraverserà Vajont e Longarone, poi Pieve, Tai e Valle di Cadore. La torcia concluderà la sua giornata in Largo delle Poste a Cortina d’Ampezzo, dove tornerà dopo 70 anni esatti dalla Cerimonia d’Apertura dei Giochi del 1956.

Sono ancora emozionata, elettrizzata, felice – conclude Rebecca Faccini – è di sicuro una grande responsabilità ma sono consapevole e convinta dei valori che una Fiaccola Olimpica riesce a trasmettere e dove lo sport accomuna e rende tutti fratelli. Io sono orgogliosa e penso che il mio sia un bel gesto per tutte le persone che credono in questi valori”. 

Rebecca sogna, intanto continua studiare all’Università con un bel sogno legato alla possibilità di avere una laurea magistrale in Editing e poi di entrare in una Casa Editrice magari con un Master all’Accademia di Alessandro Baricco,  la Scuola Holden, fondata da lui nel 1994 a Torino e dedicata allo “storytelling” e alle arti della narrazione. È una scuola privata che offre corsi di laurea e master per formare narratori in varie discipline, tra cui scrittura, sceneggiatura, giornalismo, drammaturgia e regia. A Rebecca piacerebbe diventare curatrice di libri; non si sa mai, a volte le cose difficili da realizzare magicamente si avverano. Buon viaggio Rebecca sia come tedoforo sia per il tuo percorso universitario.