La Galleria BPER prosegue la sua indagine sui linguaggi scegliendo questa volta la dimensione verbale con la mostra “Le parole degli altri” di Fabrizio Dusi
Di: Maria Mele
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Dopo la mostra modenese Il tempo della scrittura. Immagini della conoscenza dal Rinascimento a oggi, dedicata alla comunicazione scritta, la Galleria BPER a Brescia Palazzo Martinengo di Villagana prosegue la sua indagine sui linguaggi scegliendo questa volta la dimensione verbale: la parola come strumento di comunicazione, di identità e di relazione.

Al centro della personale di Fabrizio Dusi, Le parole degli altri — a cura di Giorgia Ligasacchi, con la collaborazione di Ester Candido — c’è una domanda semplice ma decisiva: che cosa significa davvero ascoltare? Da questo interrogativo nasce un percorso che invita il pubblico a riflettere sul potere trasformativo dell’ascolto autentico. La mostra è visitabile gratuitamente fino all’11 gennaio 2026.
Il titolo richiama il film Le vite degli altri (2006) di Florian Henckel von Donnersmarck, in cui l’ascolto diventa il varco attraverso cui un agente della Stasi riscopre la propria umanità. Allo stesso modo, nelle opere di Dusi, le parole altrui diventano occasione di incontro e di comprensione, superando ambiguità e distanze.

In mostra compaiono neon che denunciano l’illusorietà di parole che seducono senza comunicare (“All that glitters is not gold”), ceramiche che invitano alla presa di posizione (It’s time to make a decision) in una sorta di Annunciazione laica, e l’imponente installazione La Torre di Babele, che ritrae un’umanità smarrita nell’istante in cui cessa di comprendersi. Questi lavori dialogano con i capolavori di Moretto, Foppa, Romanino, il Pitocchetto e Angelo Inganni, parte della collezione artistica della Galleria BPER, creando un confronto diretto tra antico e contemporaneo.

Questa contaminazione tra epoche e linguaggi diventa il segno di una fiducia possibile: nonostante la complessità del presente, la comprensione reciproca può ancora nascere dal rispetto e dall’ascolto.

La mostra si inserisce nelle iniziative con cui la Galleria BPER promuove inclusività e partecipazione culturale attraverso la propria corporate collection, con l’obiettivo di avvicinare la cittadinanza ai temi sociali più attuali.





