La Galleria BPER di Modena, nella sua rinnovata veste a cura dello studio Migliore&Servetto, accoglie la mostra “Il tempo della scrittura”

Di: Maria Mele

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La Galleria BPER di Modena, nella sua rinnovata veste riguardante tutto il sistema di way finding a cura dello studio Migliore&Servetto, accoglie la mostra “Il tempo della scrittura. Immagini della conoscenza dal Rinascimento ad oggi” a cura di Stefania de Vincentis, professoressa associata Università Cà Foscari di Venezia, da un’idea di Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese di Roma, visitabile dal 19 settembre 2025 fino allì8 febbraio 2026.

I sei traditori della libertà PIETRO RUFFO Maria Mele ph

La Galleria è la realtà culturale della Banca BPER, che crede in una cultura diffusa e si impegna con obiettivi di responsabilità sociale per la promozione del patrimonio  artistico-culturale. Lo spazio espositivo di Modena vuole essere luogo di scambio e d’incontro, dove l’arte e la cultura sono protagoniste di una continua ricerca scientifica.

I sei traditori della libertà Pietro Ruffo Maria Mele ph

“Avvicinare le persone all’arte e alla trasmissione di messaggi per arrivare ad un benessere collettivo” questa la mission della Galleria nelle parole della responsabile Sabrina Bianchi. 

I sei traditori della libertà Pietro Ruffo (2) Maria Mele ph

Il percorso espositivo include due busti provenienti dalla Galleria Borghese di Roma e lo splendido San Gerolamo che sigilla una lettera di Giovanni Francesco Barbieri ( il Guercino) proveniente dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, che si pongono in dialogo con le opere di arte moderna di artisti quali Jean Boulanger, Giacomo Cavedoni, Luigi Amidani e Alessandro Mazzola, patrimonio della permanente di BPER, fino ai contemporanei Sabrina Mezzaqui e Pietro Ruffo, in una polarità continua tra antico e moderno che si condensa nelle parole di Jorge Luis Borges: “Non c’è nulla di antico sotto il sole”, che troneggiano su di uno dei pannelli espositivi.

Sabrina Mezzaqui LETTERE 2010 Maria Mele ph.

Non abbandonare il passato ma rileggerlo in modo diverso, questo il meta messaggio che la curatrice vuole farci arrivare, anche attraverso la scelta dei ritratti “scomposti” di Pietro Ruffo, dove il peso dell’influenza culturale dei personaggi va a collidere con la leggerezza dei materiali utilizzati, quasi suggerendo allo spettatore una revisione del pensiero illuminista, riattivando il giudizio e la capacità critica, identificata come fase fondamentale del processo stesso della PAIDEIA.

A tessere il filo che tiene unita la narrazione dell’esposizione, è infatti il tema del Festivalfilosofia 2025 – di cui BPER è main sponsor-, Paideia, il processo della conoscenza, che richiama l’idea di educazione e formazione integrale della persona.

Costellation Globe PIETRO RUFFO Maria Mele ph

Per un intero fine settimana di settembre nelle piazze di Modena, Carpi e Sassuolo la filosofia torna infatti voce viva e in questo contesto si inserisce perfettamente la Mostra che vuole essere appunto narrazione del processo di trasmissione della conoscenza tramite i segni e la parola scritta.

Tre i nuclei tematici dell’esposizione, la raffigurazione della scrittura, le allegorie della conoscenza e il ruolo del ritratto nel percorso dell’educazione all’azione.

Accompagna la mostra un catalogo – edito da Sagep – contenente saggi di Francesca Cappelletti, Stefania de Vincentis, Stefania Portinari e Paolo Berti, non un semplice compendio all’esposizione, ma un vero e proprio strumento interpretativo a supporto.

Busto di Minerva Maria Mele ph

Il tempo della scrittura.

Immagini e conoscenza dal Rinascimento a oggi

Ingresso gratuito

Orari di apertura

Venerdi14-19

Sabato e domenica 10-19