Microrganismi Effettivi, una tecnologia naturale già diffusa in oltre 150 Paesi capace di rigenerare suolo, acqua, aria e migliorare la vita quotidiana

Di: Enrico Barichella e Andrea Panziera

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Sta accadendo qualcosa di silenzioso, quasi impercettibile, proprio sotto i nostri occhi e sotto i nostri piedi. E’ presente nell’acqua che beviamo, ma anche nell’aria che respiriamo. Stiamo parlando di alleati invisibili, ma potentissimi, capaci di ridare vita e salute a ciò che l’uomo ha compromesso con decenni di agricoltura intensiva usando ed abusando principi attivi chimici, industrializzazione sfrenata e cattiva gestione delle risorse. Il loro nome è EM, ovvero Microrganismi Effettivi, che rappresentano oggi una delle soluzioni più concrete, economiche e immediate per affrontare il degrado ambientale.

No, non si tratta di un’invenzione teorica né di un’ipotetica utopia verde; parliamo di una tecnologia biologica già utilizzata in oltre 150 Paesi nel mondo, che in Italia trova può già trovare concreta applicazione grazie al progetto EMission Zero, ideato e guidato da un team di esperti, operativi nella nostra regione, che hanno interlocutori di primissimo livello sia nazionali che internazionali. Ma, in altri termini, cosa sono gli EM? Si tratta di colonie di microrganismi naturali, batteri lattici, lieviti, attinomiceti, entità fotosintetiche che, lavorando in sinergia, rigenerano gli ecosistemi.

Agiscono a favore della vita, ristabilendo gli equilibri naturali là dove sono stati alterati. Nella terra migliorano la fertilità, aumentano la biodiversità microbica, riducono la necessità di concimi chimici, stimolano la vitalità del suolo e la qualità delle colture.

Nell’acqua purificano fiumi, pozzi, stagni, riducono i cattivi odori, eliminano le alghe nocive e ripristinano l’equilibrio biologico anche nei reflui. Nell’aria neutralizzano i miasmi derivanti da stalle, allevamenti intensivi, compostaggi o scarichi industriali, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento olfattivo e della presenza di particolato.

Negli animali rafforzano le difese immunitarie, migliorano l’assimilazione del cibo, la resa dei prodotti, abbattono la carica batterica nociva e permettono una drastica riduzione dell’uso di antibiotici.

Persino in casa, nella vita quotidiana, trovano applicazione nella pulizia degli ambienti, nel compostaggio domestico, nella cura della persona e, più in generale, nell’igiene complessiva del nucleo familiare.

Il vero punto di forza degli EM sta nella loro trasversalità, infatti possono essere utilizzati ovunque, da chiunque e con costi ridotti. Se applicati su larga scala, potrebbero trasformare radicalmente l’impatto ambientale di interi settori produttivi. L’agricoltura potrebbe liberarsi dalla dipendenza da prodotti chimici, diventare più resiliente e sostenibile. Le industrie, oggi tra le maggiori responsabili di scarichi e contaminazioni, potrebbero abbattere il loro impatto ambientale, gestendo in modo biologico i reflui e i residui. Le città potrebbero ridurre l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, le famiglie contribuire in modo diretto alla tutela dell’ambiente semplicemente integrando l’uso degli EM nella vita di tutti i giorni.

È proprio da questa visione sistemica che nasce EMission Zero, un progetto che non si limita a proporre soluzioni tecniche, ma punta a costruire un nuovo modello di rigenerazione ambientale. I promotori nazionali, che vantano una lunga esperienza sul campo e dati scientifici raccolti direttamente nelle aziende, stanno dando vita ad un network che punta ad unire scuole, cittadini, agricoltori, imprenditori e amministrazioni locali.

Lo schema promuove un uso diffuso degli EM a 360 gradi, costruendo comunità locali in grado di diventare realmente operatori a impatto zero, certificate e supportate dalla scienza. Non si tratta di contrapporsi ad altre iniziative ambientali, ma di integrarle e rafforzarle con una proposta concreta, basata su risultati reali, verificabili, ma soprattutto replicabili. Una reale alternativa alle promesse green in molti casi veicolate da enti e associazioni con lodevoli intenzioni, ma senza risultati tangibili.

In questo caso siamo in presenza di una tecnologia naturale al 100%, alla portata di tutti e già collaudata nel mondo. L’obiettivo, ambizioso e possibile, è quello di rendere l’Italia il primo laboratorio avanzato di transizione ecologica, generando nuovi posti di lavoro, valorizzando le risorse locali, le associazioni e rafforzando la capacità produttiva nazionale.

La vera innovazione, in fondo, non è per forza inventare qualcosa di nuovo, bensì utilizzare con intelligenza ciò che la natura stessa ci offre con generosità. I microrganismi effettivi sono la prova che anche le cose più piccole possono provocare cambiamenti enormi.