Durante l’assemblea Coldiretti, il presidente Ettore Prandini chiarito la posizione dell’organizzazione agricola nei confronti di Bruxelles

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“Vogliamo un’Europa che non consideri l’agricoltura un comparto residuale, ma una leva strategica per lo sviluppo. Non possiamo accettare un sistema di aiuti ancorato a vecchie logiche, che ha già fatto perdere all’Italia oltre 10 miliardi. Vogliamo una Pac che premi chi produce, chi innova, chi custodisce i territori”. è l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini a Pescantina in occasione dell’Assemblea di Coldiretti Verona.

Prandini si è rivolto alla platea di dirigenti Coldiretti e rappresentanti delle istituzioni per mettere in chiaro il posizionamento dell’organizzazione agricola nei confronti di Bruxelles.

“Se l’Europa vuole davvero costruire un futuro comune, deve cambiare paradigma: non può pensare di aumentare la spesa militare fino al 5% del Pil senza mettere a rischio settori fondamentali come la sanità, il welfare e l’agricoltura” – ha chiarito Prandini –. Sarebbe un paradosso ritrovarsi a tagliare i servizi essenziali per acquistare carri armati e aerei”. “La nostra richiesta è chiara: serve una scelta politica coraggiosa. Se salta il tessuto produttivo la crisi diventa sociale: meno occupazione, meno capacità di spesa, meno consumi, anche alimentari. È un effetto domino”, ha chiosato.

Durante l’incontro – che ha visto la presenza degli europarlamentari Flavio Tosi e Paolo Borchia, della parlamentare Paola Boscaini e del consigliere regionale Alberto Bozza, oltre che del presidente di Veronafiere, Federico Bricolo – una rappresentanza di dirigenti Coldiretti ha esposto le problematiche più urgenti del comparto agricolo: dalla fauna selvatica alle difficoltà di reperimento della manodopera, dalle incertezze legate alle polizze assicurative in agricoltura, al mercato dei cereali reso sempre meno remunerativo da dinamiche internazionali del tutto slegate dal mondo agricolo.

Durante gli indirizzi di saluto è intervenuto Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto, che ha sottolineato l’importanza di creare occasioni di incontro tra gli enti di rappresentanza e le istituzioni. “Quello agricolo – ha detto Salvan – è un settore estremamente rilevante per il tessuto economico territoriale ed è molto dinamico. Per questo è fondamentale continuare a confrontarsi con le istituzioni e gli enti economici sulle prospettive del settore cercando soluzioni condivise per il futuro”.

Il presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini, si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei propri associati, costretti a destreggiarsi tra pratiche sleali, cambiamenti climatici sempre più avversi e costi di produzione spesso proibitivi, ma ha anche sottolineato quanto sia forte la spinta propulsiva di Coldiretti.

“La nostra reputazione, – ha detto Vantini – costruita su mobilitazione e dialogo, è la nostra forza. Gli agricoltori sono protagonisti indiscussi del sistema economico, non attori secondari. La capacità di relazione della nostra Organizzazione e la profonda cultura di governo ci rendono un punto di riferimento per le istituzioni, un’organizzazione con una visione alta e radicata nel territorio. Siamo una colonna portante dell’economia, custodi del paesaggio e imprenditori del futuro, e continueremo a essere al fianco di chi lavora e produce, senza sconti né compromessi”.

Toccante la testimonianza di Amedeo Bezzetto, psicoterapeuta responsabile Area Adolescenti dell’ospedale Santa Giuliana, che ha parlato del progetto attivo da quasi due anni che vede il coinvolgimento dei cuochi contadini di Coldiretti Verona impegnati in attività riabilitative con i giovani ospiti della struttura ospedaliera.

“Si tratta – è intervenuto il Direttore di Coldiretti Verona, Massimo Albano – di una collaborazione che ci riempie di orgoglio, principalmente per la valenza sociale che il progetto porta in sé. Al tempo stesso per noi è fondamentale promuovere un tipo di agricoltura che va oltre la sola attività produttiva e che crea opportunità di sviluppo per le aziende che decidono di mettersi in gioco”.

Fonte: Coldiretti Verona