Il Legnago non va oltre il pareggio nel fondamentale scontro diretto con la Lucchese, serio infortunio per Diaby
Di: Nicola Sordo
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È mezzo vuoto il bicchiere del Legnago. Importante, chiaramente, aver evitato una sconfitta che avrebbe compromesso forse irrimediabilmente il discorso salvezza, tuttavia il pareggio è un bottino magro. Magro perché il Legnago ha di fatto buttato via un tempo, e dovrà con ogni probabilità affrontare le prossime cinque finali senza Diaby, uscito in lacrime dopo mezz’ora di gioco per un infortunio piuttosto serio al ginocchio. Furioso sugli spalti il presidente Venturato, sentimento ribadito in conferenza stampa anche da mister Bagatti per quello che appare come l’ultimo di una lunga serie di episodi contrari. L’intervento di Catanese (anche lui sostituito in seguito allo scontro) sul centrocampista biancoazzurro, sostiene il tecnico, era meritevole di cartellino rosso, provvedimento che avrebbe inevitabilmente cambiato l’inerzia dell’incontro.
La partita
Cambia a sorpresa Bagatti, proponendo una difesa a tre inedita nella sua gestione se non per l’ultimo spezzone di Perugia dove i segnali erano stati incoraggianti. Esperimento poco riuscito invece ieri al Sandrini, fin da subito è la Lucchese a prendere le redini del gioco. Tecnicamente di livello superiore la squadra toscana, a dispetto degli enormi guai finanziari che non lasciano ben sperare per il futuro. Gorgone, ex Chievo, freme in tribuna stampa da dove è costretto a seguire la gara insieme al ds Ferrarese, entrambi squalificati, mentre la Lucchese produce il primo brivido della gara con il tiro a mezz’aria di Selvini, fulmineo a girarsi in un fazzoletto. Incartato e timoroso il Legnago, Ampollini sbaglia l’appoggio e Magnaghi, servito al limite dell’area, si sistema il pallone sul destro e batte Perucchini con un missile da fuori. Traversa, gol. Soliti problemi per i biancoazzurri, che con fatica arrivano sulla trequarti dove manca sempre il guizzo vincente. Prova Bombagi a rompere la barriera rossonera, la sua imbucata per Basso Ricci è pregevole così come la scivolata a liberare di Benedetti. Poco dopo la mezz’ora il contestato fallo di Catanese che costringe Diaby alla sostituzione. Maglia sul volto a coprire le lacrime mentre la barella accompagna il centrocampista sull’ambulanza tra gli applausi del Sandrini.
Nel secondo tempo Bagatti riporta il suo Legnago alle consuetudini e ristabilisce il 4-3-1-2 che dal suo arrivo ha portato solidità e risultati. La differenza si nota, la Lucchese fa paura con la staffilata del solito Magnaghi (14′) ma pian piano si abbassa a vantaggio di un Legnago più intraprendente. Ci pensa Ampollini a riportare in auge i padroni di casa, il centrale lombardo riscatta l’errore sul gol degli ospiti spizzando la sfera sulla punizione di Bombagi: Melgrati tocca ma non basta, è 1-1. Perde lucidità e sicurezze la Lucchese, che inizia a sbandare anche dietro. Sull’avanzata del sempre più leader Mario Noce (anche ieri il migliore dei suoi), il Legnago sfiora il sorpasso: imbucata a liberare Basso Ricci, il quale si allunga leggermente il pallone ma riesce a servire a Svidercoschi un cioccolatino da spingere in fondo al sacco. Il centravanti tuttavia si attarda nella conclusione a porta sguarnita, permettendo a Gucher di intercettare in scivolata e salvare la squadra di Gorgone. Sembra averne di più il Legnago, sempre pericoloso anche su palla inattiva dove però non arriva il colpo da tre punti. La Lucchese si riserva l’ultimo brivido in pieno recupero, con la botta da fuori di Gucher respinta da Perucchini proprio addosso a Ballarini. La carambola che ne deriva tiene col fiato sospeso il Sandrini per un paio di interminabili secondi ma la sfera, alla fine, sfila sul fondo.
Un pareggio che per quanto giusto stride con le ambizioni del Legnago, atteso settimana prossima da un altro crocevia fondamentale a Ferrara con la Spal. In attesa della gara della squadra di Baldini, oggi alle 17:30 sul campo del Pineto, e del Sestri Levante, in casa alle 15 col Pescara, i biancoazzurri agganciano il terzultimo gradino della classifica (Milan Futuro a pari punti ma scontri diretti a sfavore). Resta il pericolo della retrocessione diretta anche evitando l’ultimo posto, in caso di distacco superiore agli 8 punti con la squadra designata per il play out, e tanto (o tutto) dipenderà dalla sfida in programma al Paolo Mazza tra sette giorni.
Legnago-Lucchese 1-1, il tabellino
LEGNAGO-LUCCHESE 1-1
MARCATORI Magnaghi (LU) al 13’p.t.; Ampollini (LE) al 20’s.t.
LEGNAGO (3-4-1-2) Perucchini 6; Noce 6,5, Koblar 5,5 (dal 1’s.t. Leoncini 6, dal 25’s.t. Dore 6), Ampollini 6; Tanco 5,5, Diaby 6 (dal 36’p.t. Casarotti 6), Bombagi 6,5, Muteba 5,5; Franzolini 5,5; Basso Ricci 5,5, Svidercoschi 5 (dal 25’s.t. Spalluto 6). (Rigon, Bajari, Morello, Zanetti, Peschetola, Ruggeri, Ballan). All. Bagatti 6
LUCCHESE (3-5-2) Melgrati 6; Gucher 6,5, Benedetti 6, Rizzo 6; Gemignani 5 (dal 1’s.t. Cartano 5), Catanese 5,5 (dal 36’s.t. Welbeck 6), Visconti 6, Galli 6 (dal 37’s.t. Antoni s.v.), Ballarini 6; Magnaghi 6,5 (dal 28’s.t. Fedato 5,5), Selvini 6 (dal 37’s.t. Badije s.v.). (Coletta, Paula Da Silva, Salomaa, Gheza). All. Testini (Gorgone squalificato) 6
ARBITRO D’Eusanio di Faenza 5,5
NOTE paganti 290, abbonati 282, incasso di 1000 euro. Ammoniti Catanese, Cartano, Basso Ricci, Ampollini e Badije. Angoli 2-6.
Foto: legnagosalusfc