Pesante sconfitta del Verona nel posticipo di lunedì contro il Monza: i gialloblù pagano a caro prezzo i grossolani errori difensivi
Di: Nicola Sordo
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Una sconfitta bruciante quella con cui il Verona inaugura il ritorno in campo dopo la sosta. Contro il Monza, fino a qui con un bel “zero” stampato alla voce vittorie in campionato, trova il primo successo stagionale proprio al Bentegodi. E lo fa con un 3-0 che oggettivamente dà fastidio, perché per certi aspetti il campo ha raccontato una storia diversa, e soprattutto perché sono stati proprio i gialloblù ad apparecchiare il banchetto per la squadra di Alessandro Nesta.
Dopo il gran gol al volo di Mota, complice una copertura leggerina (per usare un eufemismo) di Bradaric, per tutto il primo tempo si gioca a una porta sola. A onor del vero, le chance più ghiotte il Verona le produce su palla inattiva, non a caso il più pericoloso è stato Ghilardi che ha chiamato Turati per ben due volte (una nella ripresa) al riflesso in tuffo. Stranamente spaesato Tengstedt, eccezion fatta per una magia nel finale prima di frazione con cui ha rischiato il gol capolavoro, ma imperdonabile quel passaggio maldestro che avrebbe potuto liberare Sarr a tu per tu con Turati.
In avvio di secondo tempo in un batter d’occhio Lazovic si ritrova in posizione di tiro, angolo ridotto e Turati, che ha visto di peggio, respinge. Zanetti getta nella mischia, tra gli altri, Kastanos, il più ispirato dei subentrati, ma che si rende insidioso solo con tiro dalla lunga distanza intercettato con i pugni dal portiere del Monza. La pressione gialloblù si fa sempre più costante, il Bentegodi avverte che il pareggio è nell’aria. Poi però il black out: rinvio di Turati, spizzata di Djuric per l’inserimento alle spalle di Mota e 2-0. Azione canonica, quasi uno schema fisso dello stesso Verona quando il gigante bosniaco vestiva gialloblù, eppure il Monza trova il raddoppio con una semplicità disarmante. Colpevole ancora Bradaric che non legge il taglio di Mota, troppo passivo anche Magnani, uscito sconfitto dal confronto generale con il suo ex compagno di squadra Djuric. Cinque minuti e sembra un deja vu: altro rinvio, altra spizzata ma stavolta è Faraoni, con retropassaggio di testa troppo corto, a servire a Bianco l’irripetibile opportunità di segnare il suo primo gol in Serie A. Cala il gelo al Bentegodi, non succede più nulla. 3-0 e tutti a casa.
Gli spunti di Verona-Monza
Zanetti ripropone il 4-4-2 che ha sconfitto il Venezia, stavolta però il tandem offensivo arranca. L’unica differenza rispetto alla vittoria contro la squadra di Di Francesco è l’inserimento di Suslov in fascia, lo slovacco sembra tuttavia un lontano parente del giocatore della scorsa stagione. Dietro si balla, ma non è una novità. Più volte avevamo ravvisato come la fase difensiva lasciasse a desiderare, ieri contro il Monza si è toccato il fondo (almeno si spera). Si salva solo Ghilardi, incolpevole sui gol e pericoloso in avanti, male Magnani e soprattutto Bradaric, notoriamente più portato alla fase offensiva ma ieri negativo su tutti i fronti. Tchatchoua è il solito treno in fascia, contro il Monza però troppo impreciso tecnicamente e mai pericoloso.
Un po’ di numeri: 15 gol subiti in otto partite, peggio del Verona solo Lecce e Genoa, non a caso in piena zona retrocessione. Da contraltare fanno sicuramente i 12 realizzati, che fanno dei gialloblù l’ottavo miglior attacco del campionato, superiore anche alla Juventus. Una squadra che deve salvarsi non può però prescindere dalla fase difensiva. Lo dicono i dati e lo dice la storia. La partita di ieri ne è la dimostrazione, una squadra come il Verona non ha nelle corde la possibilità di segnare sistematicamente tre gol a partita, perché, numeri alla mano, è questo il trend che Lazovic e compagni dovrebbero tenere a fronte di una media di quasi due gol incassati a giornata (1,8 per la precisione). Zanetti e il suo staff devono necessariamente porre rimedio a un problema che era evidente già a inizio stagione ma a cui, ancora, non è stata trovata una soluzione.
Verona-Monza, i voti dei gialloblù
I voti della squadra di Zanetti in Verona-Monza:
Montipò 5,5 – Tchatchoua 5, Ghilardi 6, Magnani 5, Bradaric 4,5 (dal 77′ Faraoni 4,5) – Suslov 5 (dal 62′ Kastanos 6), Belahyane 5,5, Duda 5,5 (dal 62′ Serdar 6), Lazovic, 5,5 (dal 69′ Livramento 5,5) – Tengstedt 5,5, Mosquera 5 (dal 62′ Sarr 5,5)