Il Verona di Zanetti espugna Marassi nella prima trasferta stagionale grazie alla vittoria per 2-0 ai danni del Genoa di Gilardino
Di: Nicola Sordo
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Trentacinque anni. Tanto era passato dall’ultima vittoria del Verona contro il Genoa sul prato del Ferraris. Un ritrovato successo che non solo cancella la debacle con la Juventus, ma che permette a mister Zanetti di andare alla sosta con una certa serenità. Certo perché nemmeno lui, per sua stessa ammissione, si aspettava di arrivare a questo punto con sei punti su nove. Probabilmente, aggiungiamo noi, avrebbe firmato per averne la metà. Invece, dopo la roboante vittoria con il Napoli, arriva un risultato dal peso specifico non indifferente contro una potenziale rivale per la salvezza. È ancora presto per fare proclami, certamente però l’inizio è incoraggiante. Ottima la preparazione del tecnico della prima trasferta stagionale contro una squadra che solo due settimane fa ha messo in grande apprensione l’Inter campione in carica. Primo tempo un po’ contratto, i gialloblù lasciano il pallino del gioco al Genoa e cercano di limitare per quanto possibile le fonti di gioco del Grifone. Messias è l’uomo più ispirato della banda di Gilardino, al quarto d’ora serve l’opposizione salvifica di Duda per evitare lo svantaggio. Lo spauracchio vero e proprio arriva però da Vasquez, che al culmine di una bella combinazione con Sabelli centra in pieno la traversa.
Nella ripresa, come successo contro il Napoli, il Verona cambia atteggiamento. Tchatchoua, più accorto nei primi 45 minuti, aumenta il raggio d’azione e per il Genoa sono dolori. È proprio il terzino camerunense a sbloccare la gara, ribadendo in rete il cross dell’intramontabile Lazovic dopo la goffa uscita di Gollini. I gialloblù tremano solo sull’iniziativa solitaria del solito Messias, dopodiché Montipò non si sporca più i guantoni. Anzi, quando ti aspetteresti la reazione del Genoa, ecco il raddoppio dell’Hellas: punizione di Suslov, Dawidowicz rimette al centro e Thorsby tocca di mano. Rigore. Lo scorso anno furono una maledizione, Tengstedt si assume la responsabilità di calciare tra i fischi di Marassi e non sbaglia. Tre punti d’oro su un campo tra i più insidiosi del campionato, Zanetti avrà ora la sosta per preparare con serenità la trasferta di Roma contro la Lazio.
Gli spunti di Genoa-Verona
Ne avevamo già parlato, era stato tra i più positivi nelle prime due uscite e ieri sera ha dato un’ulteriore conferma. Il giovanissimo Belahyane è uno dei migliori anche a Marassi, moltissimi i palloni recuperati e dimostrazione di ottime qualità tecniche. Da migliorare forse la fase di rifinitura, ma la vicinanza con Duda non può che fargli bene. Il francese classe 2004 non sta facendo rimpiangere l’infortunato Serdar, e anzi adesso diventa complicato per Zanetti levarlo dallo schieramento. Poco sollecitato Montipò, grazie anche all’ottimo lavoro della coppia Dawidowicz – Coppola. Il primo ha l’ulteriore merito di procurare il rigore del 2-0, anche se quell’ammonizione inutile (fallo irruento su Vitinha spalle alla porta a centrocampo) poteva risparmiarsela. Il secondo invece si aggrappa come una calamita a Pinamonti annullandolo completamente. Prestazione attenta quella di Frese, che era stato l’unica nota dolente del trionfo con il Napoli, solita certezza invece capitan Lazovic dai cui piedi nasce la rete che dà il via alla festa gialloblù. Primo gol in campionato per Tengstedt, scelto come riferimento offensivo nel 4-2-3-1 di Zanetti. Forse lasciato troppo isolato nel primo tempo, non dà l’idea di avere la cattiveria di una prima punta ma si muove bene e lotta con De Winter e Vogliacco. È più pulito tecnicamente rispetto a Mosquera, che gli subentra nel finale. Concludiamo con Suslov, non ancora la scheggia impazzita ammirata la scorsa stagione ma in netta crescita se pensiamo alla prova fornita nei preliminari di Coppa Italia. Negli ultimi sprazzi di gara si sono visti anche i volti nuovi arrivati sul gong del mercato, entrambi dalla Salernitana, Daniliuc e Bradaric. Due giocatori che offrono alternative di livello e che nell’arco dell’annata saranno sicuramente preziosi per le strategie di Zanetti.
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