Non è azzardato ritenere improbabile che le azioni di Nvidia produrranno rendimenti futuri in linea con quanto avvenuto in passato

Di: Fabio Michettoni

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Le quotazioni di Nvidia sono attualmente scambiate sulla base del presupposto implicito di una crescita più rapida di quella prevista anche dal più ottimista degli analisti finanziari. Detto ciò, non è azzardato dire che è improbabile che le azioni di Nvidia produrranno rendimenti futuri in linea con quanto avvenuto in passato.

Sottolineare questo non è mettersi di traverso sulla strada di chi vede ancora triplicare il prezzo delle azioni Nvidia nei prossimi tre anni, le cui prestazioni borsistiche, va ricordato, sono state a dir poco fenomenali. È una semplice questione di matematica, alla faccia di chi avanza ipotesi sul fatto che negli investimenti la matematica è un’opzione irrilevante, forse anche dannosa.

Domanda: quanto velocemente deve crescere Nvidia per sostenere il prezzo delle sue azioni?
Due le risposte a sostegno:

1. Quale sarà il rendimento del titolo nei prossimi cinque anni: sarebbe irrealistico supporre che il titolo di Nvidia si apprezzerà allo stesso strabiliante tasso che ha registrato negli ultimi 12 mesi (+176%) o negli ultimi cinque anni (+100% annualizzato). I tassi di crescita inevitabilmente diminuiscono man mano che le aziende crescono. Per essere prudenti, supponiamo che il titolo cresca a un tasso annualizzato del 50% nei prossimi cinque anni, anche se molti investitori azzardano ad estrapolare per il futuro i rendimenti a tre cifre degli ultimi anni.

2. Quale sarà il rapporto P/E di Nvidia tra cinque anni: il P/E (Trailing P/E) del titolo è attualmente a 93, sulla base degli utili dell’ultimo anno fiscale. Più contenuto il P/E Forward, formulato passando per stime degli analisti. Qui va detto che  rapporti P/E elevatissimi non rimarranno tali per sempre, quindi il P/E di Nvidia quasi certamente sarà inferiore all’attuale a metà del 2029. Supponiamo che il P/E dell’azienda in cinque anni sia pari a 50. Anche questa è una stima prudenziale, dal momento che le più grandi aziende di semiconduttori hanno rapporti P/E inferiori a 50 e il tasso di crescita dell’EPS richiesto aumenta quando il rapporto P/E, presupposto, diminuisce.

Date queste due ipotesi, gli utili per azione di Nvidia devono crescere a un tasso annualizzato del 70% nei prossimi cinque anni per sostenere lo slancio attuale.

Si tratta di più del doppio delle aspettative di consenso degli analisti di Wall Street che, secondo FactSet, si muoverebbe invece a un tasso di crescita annualizzato del 30%, su cinque anni. Ma anche supponendo che le aspettative di consenso sulla crescita degli utili quinquennali di Nvidia siano corrette, mantenendo costante tutto il resto, il tasso di crescita del titolo da qui alla metà del 2029 sarà del 15,2% annualizzato.

Niente di che lamentarsi, anzi, ma molto inferiore a quello che si aspetta la maggior parte degli investitori di Nvidia, che difettano di un Tracking Error rispetto alla realtà un pochino elevato.

Siete in confusione? Beh, tanto per capire meglio fate una ricognizione tecnica del titolo Qualcomm, agli inizi del 2000. I più scettici faranno qualche riflessione conservativa in più e magari daranno più peso anche alla matematica del liceo.