Uno sguardo a “Les Amandiers”, in concorso a Cannes 2022. Due dichiarazioni di Valeria Bruni Tedeschi
Uscita in Italia il 1°dicembre
Di: Roberto Tirapelle
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Francia, 1986. Stella, Adèle, Victor e Frank sono nel pieno della propria esplosiva giovinezza.
Entrati nella prestigiosa scuola teatrale Les Amandiers creata da Patrice Chéreau e Pierre Romans sentono di avere il mondo nelle mani.
Lanciati a piena velocità nelle proprie passioni, vivranno insieme l’entusiasmo, le paure, gli amori, ma anche le loro prime grandi tragedie.
Colpo al cuore: la febbre del teatro tra gli attori di domani
Valeria Bruni Tedeschi è sempre stata molto legata al Festival di Cannes. Sarebbe troppo lungo elencare tutte le sue partecipazioni. Citeremo solo nel 2007 “Actrices”, una sua regia, che vinse il Prix spécial du Jury Un Certain Regard , “Un chateau en Italie”, nel 2013, sempre sue regia, in compétition, “La fracture” nel 2021, regia di Catherine Corsini con Valeria Bruni Tedeschi interprete al fianco di Marina Fois. E quest’anno è stato il momento di “Les Amandiers”, suo sesto film come regista, in compétition a Cannes, in cui rende omaggio a Patrice Chéreau e alla scuola di teatro che diresse dal 1982.
Del resto l’amicizia dell’attrice, regista, sceneggiatrice, montatrice con Patrice Chéreau risale circa al 1987 quando viene realizzato “Hotel de France” (a Cannes per Un Certain Regard) protagonista dell’adattamento contemporaneo dell’opera teatrale Ce fou de Platonov di Anton Cechov, già presentata in teatro nella Scuola Théâtre des Amandiers, appunto..
La scuola, creata da Chéreau a Nanterre, sugli “attori del domani”, un vero scopritore di talenti, non poteva essere ignorata nella testa di Valeria Bruni Tedeschi. E il film segue il viaggio teatrale di Stella (Nadia Tereszkiewicz) ed Étienne (Sofiane Bennacer), interpreti meravigliosi, e di Adèle e Victor e degli altri allievi che portano agli esami proprio “Platonov” di Cechov.
Valeria Bruni Tedeschi ha recuperato la sua esperienza personale perché anche lei a quell’epoca aveva 20 anni. Gli anni ‘80 sono la sua immagine specchiata, il teatro dentro e fuori, dove si addensano le ombre dell’Aids e di altre tragedie/malattie. Il corpo di Stella è il corpo di Valeria Bruni Tedeschi, tormentata, sognante. E il suo film ancora una volta parla della regista, in modo più pacato dei precedenti. Tuttavia crediamo che la ferita del lutto non sia ancora rimarginata, la memoria di quegli anni, di quel teatro, di quel Chéreau – interpretato da un Louis Garrel poliedrico, stravagante, viscerale, bello – sono vissuti intensamente nel film ed è per questo che sicuramente è il suo lungometraggio più riuscito. Tutto il cast tecnico è straordinario, ha attraversato il passato fino al set con la tecnica ruggine del linguaggio cinema, come gli attori fisicamente dal palcoscenico allo schermo, un corpo a corpo.
Dichiarazioni di Valeria Bruni Tedeschi
Pensi a Les Amandiers da molto tempo o ci hai pensato di recente?
“È stato un amico, Thierry de Peretti, a darmi l’idea per questo film. Questo è un grande regalo, un’idea per un film. Quando ne ho parlato con Agnès e Noémie, era come l’uovo di Colombo, ovvio. Questa scuola è stata fondamentale per me, nel mio lavoro e nella mia vita. Le persone che ho incontrato lì, le cose che ho vissuto lì, sono ancora fortemente dentro di me. Pochi mesi dopo aver iniziato a scrivere, Noémie ha avuto l’idea di fare interviste con ex studenti della scuola. Li ho contattati uno per uno, ci siamo trovati. Era gioioso, avevo la strana impressione che il tempo non fosse passato. Sapevano che il film sarebbe stato finzione, che avremmo modificato la realtà e che i loro nomi non sarebbero apparsi.
Sono stati tutti molto generosi nelle loro testimonianze. Queste interviste sono state estremamente preziose per noi”.
Nadia Tereszkiewicz interpreta Stella, ispirata da te, con grande passione. Come l’hai individuata?
“Avevamo interpretato insieme in “Only Beasts” di Dominik Moll, lei era la mia amante. Ricordo di aver fatto prove di casting con Dominik per il suo film e una delle ragazze era Nadia. Ha fatto una risatina, è arrossita. Non volevo esprimere troppo la mia opinione ma non ho potuto fare a meno di dirle che la trovavo eccezionale. Per Les Amandiers, inizialmente pensavo fosse troppo vecchia per il ruolo, ma con Marion ci siamo resi conto che tutti gli attori e le attrici che ci interessavano avevano tra i 24 ei 25 anni e non 20 come avevamo previsto inizialmente. Ha lavorato molto, visto film, documentari, letto testi, provato con me e gli altri, ma ha anche fatto la sua cucina personale e segreta di cui non ero a conoscenza. Un giorno, verso la fine delle prove, qualcosa è scattato. Era successo qualcosa dentro di lei, aveva capito dove volevo che andasse. Aveva accettato la possibilità di scivolare, di perdere il controllo, di sperimentare ciò che non era previsto. Sono rimasta stupita. Ho sentito un prima e un dopo quel giorno. Non ha mai smesso di stupirmi”.
Casting Tecnico
regia VALERIA BRUNI TEDESCHI – sceneggiatura e dialoghi VALERIA BRUNI TEDESCHI , NOÉMIE LVOVSKY, AGNÈS DE SACY con la partecipazione di CAROLINE DERUAS PEANO
fotografia JULIEN POUPARD, montaggio ANNE WEIL, scenografia EMMANUELLE DUPLAY, costumi CAROLINE DE VIVAISE, casting MARION TOUITOU, suono FRANÇOIS WALEDISCH, montaggio suono SANDY NOTARIANNI, mix EMMANUEL CROSET, trucco CAROLINE PHILIPPONAT, assistente alla regia OLIVIER GENET, organizzatore generale, LOGAN LELIÈVRE direttrice di produzione MARIANNE GERMAIN. direttrice di post-produzione DÉBORAH AUMARD-UNGER
Casting
Stella : Nadia TERESZKIEWICZ – Etienne : Sofiane BENNACER – Patrice CHEREAU : Louis GARREL – Pierre ROMANS : Micha LESCOT – Adèle : Clara BRETHEAU – Franck : Noham EDJE – Victor : Vassili SCHNEIDER – Claire : Eva DANINO – Juliette : Liv HENNEGUIER – Baptiste : Baptiste CARRION-WEISS – Anais : Léna GARREL – Laurence : Sarah HENOCHSBERG – Stéphane : Oscar LESAGE – Camille : Alexia CHARDARD – La serveuse : Suzanne LINDON – Alain le gardien : Franck DEMULES – L’Assistante de Patrice CHEREAU : Isabelle RENAULD – Professeur New York : Sandra NKAKE – Gaspard : Bernard NISSILLE