Al caffè Liston 12, in piazza Arena, Roberto Tirapelle ha presentato il suo nuovo libro “Lirica, le interviste del cuore”, edito da “Edizioni Bongiovanni

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Di: Benedetta Breggion

Martedì sera, nei pressi dell’Arena, il caffè Liston 12 ha ospitato la presentazione del nuovo libro Lirica, le interviste del cuore di Roberto Tirapelle, musicologo e ciritico cinematografico, nonchè direttore e responsabile de “II Basso Adige”.

Proprio accanto a uno dei più importanti palcoscenici operistici del mondo, l’ autore ha avuto modo di esporre il risultato di un’appassionata attività di ricerca sull’ interpretazione operistica dal 2016 ad oggi. Impegno che lo ha portato ad avere ora una sua voce in capitolo all’attenzione della Bongiovanni, un’ importantissima casa editrice che si occupa specificamente di storia dell’ interpretazione operistica.

Il suo collega musicologo e fidato collaboratore Mario Tedeschi Turco ha definito il volume “il coronamento di un immenso lavoro culturale di cui Tirapelle è una delle personalità più significative che ha avuto Verona negli ultimi 30-40 anni”. L’ autore del libro infatti, insieme a Paolo Romano e Moreno Fabbrica, ha dato vita, verso la metà degli anni ’70, ad una serie di iniziative culturali che sono stati importanti sia per una prima diffusione culturale all’ inerno della città, sia al di fuori della stessa.

La presentazione è stata onorata dalla partecipazione del soprano Cecilia Gasdia. L’ eccelsa cantante, dopo una lunga carriera operistica è ora la prima donna a ricoprire il ruolo di direttore artistico e sovrintendente della Fondazione Arena di Verona. A conclusione della serata, Cecilia ha contribuito a sottolineare e ribadire l’ entusiasmo per la ricerca del giornalista Tirapelle.

Da sinistra verso destra: Cecilia Gasdia, Roberto Tirapelle e Mario Tedeschi Turco

L’importanza del volume per il presente e il futuro dell’arte operistica

Mario Tedeschi Turco ha espresso poi il suo onore per aver conosciuto da vicino il percorso del giornalista e studioso veronese con le seguenti parole: “Aver reso omaggio a chi ha fatto dello studio e della cultura la ragione della sua vita è stato un mio privilegio”.

Prima di lasciare la parola all’ autore, egli ha anche prontamente nominato due importanti qualità che ha riconosciuto all’ opera: in primo luogo è il suo valore artistico a donargli prestigio, per via dello studio critico all’ approcio performativo degli interpreti; in secondo luogo, ha citato il suo indiscutibile valore documentario, come testimonianza delle importanti personalità che hanno fatto brillare l’ arena di Verona in questo ultimo decennio: “chi vorrà sapere cosa sia stata Verona per il mondo operistico non potrà fare a meno di rivolgersi a questo libro” così ha dichiarato Mario Tedeschi Turco.

Il volume contiene 39 interviste di personalità dell’ opera lirica da tutto il mondo. Tra questi, a concederci questo sguardo sulla vita dietro l’ opera vi sono: 11 direttori d’ orchestra, 27 cantanti lirici e una regista veneziana,


La storia della musica che i libri non raccontano

All’ introduzione di Mario Tedeschi Turco ha seguito, poi, la presentazione del libro da parte del direttore giornalistico. Nel volume in questione, prima ancora della sua prefazione, l’ autore ha voluto introdurre la sua raccolta di interviste con gli interventi con cui gli eccelsi cantanti Placido Domingo e Cecilia Gasdia hanno celebrato il lavoro di Roberto Tirapelle e l’ accurata attenzione con cui ha analizzato le frontiere artistiche che caratterizzano il nuovo orizzonte culturale a livello globale.

Fin dalla prefazione il lettore è accompagnato ad assumere il punto di vista dell’autore, che attraverso domande mirate ci permette di conoscere l’artista in profondità, ci fa conoscere il suo cuore e, come ha ribadito Cecilia Gasdia, ci aiuta a penetrare e comprendere il processo del lavoro artistico. Un giornalismo tutt’altro che celebrativo o pubblicitario, ma che ci rende partecipi del processo creativo.

La continua ricerca e l’ instancabile curiosità hanno permesso all’autore di scoprire aspetti inediti del mondo artistico, svelando i sogni realizzati e quelli non realizzati degli artisti intervistati.

Molto spesso attraverso i libri di storia della musica non è possibile vivere l’ esperienza che lo spettacolo offre e che si rinnova ogni sera. Questo lavoro se non può sostituire appieno l’esperienza viva dello spettacolo, ci aiuta a scoprirne molti aspetti curiosi e interessanti.

Cr. ph. Benedetta Breggion

Indagando quelli che sono i desideri e gli interessi degli artisti aldilà delle loro carriere già compiute, emerge implicitamente anche la qualità che il lavoro dell’ artista da sempre vuole insegnare a tutti noi come esseri umani: l’ importanza della costante edificazione ed educazione morale di sè, il senso che deve accompagnare la nostra esistenza.

Non mancano temi cruciali del mondo femminile: da una Lisette Oropesa che, attraverso la protagonista di “Les Hugonotes” evidenzia uno “storico problema che le donne possono riscontrare nel mondo degli uomini, nonostante si possa essere regine” a una Speranza Scappucci che è riuscita ad allargare ancora di più il ristretto circolo di donne nel mondo della direzione orchestrale. A proposito di ciò, la musicista italiana ha reso grazie al potere unificante che fortunatamente la musica ha nel panorama attuale.

“Lirica, le interviste del cuore” è una voce a chi una voce la dà alla musica, l’ arte le cui opere, a differenza di tutte le altre arti, non rimangono mai del tutto identiche a se stesse e hanno continuamente bisogno di essere rieseguite, ogni volta che un pubblico ne vuole fare esperienza, ogni volta che una nuova personalità se ne veste per interpretarla.

Tirapelle porta il lettore ad esplorare l’arte operistica, l’ artista, l’interprete, il rapporto tra direttore d’ orchestra e cantanti, il rapporto tra interpreti e pubblico. Il libro è disponibile all’acquisto online, seguendo questo link.