Andare a vedere uno spettacolo teatrale o un musical a Londra, soprattutto “Frozen” è un’esperienza da non perdere
Di: Samuela Piccoli
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Londra è una metropoli che non stanca mai, si possono trovare innumerevoli attività e attrazioni per grandi e piccini, ristoranti per tutti i gusti e palati, parchi in cui svolgere attività sportive e fare lunghe passeggiate godendosi il paesaggio, musei e monumenti, negozi di ogni sorta e teatri…
In ogni dove nel centro di Londra si possono trovare teatri che propongono spettacoli di vario genere, anche se sono i musical ad andare per la maggiore. Attualmente in cartellone potete trovare: Mamma mia!, WicKed ( la vera storia delle streghe di Oz), Jersey boys, Dirty Dancing, Grease, Sister Act, Moulin Rouge, Pretty Woman, The book of mormon e molti altri. Anche i bambini possono essere accontentati e entrare nelle ambientazioni magiche di: The Lion King (il Re Leone), Frozen, Beauty and The Beast (La Bella e la Bestia).
Il problema della lingua viene facilmente superato dalle meravigliose scenografie, dalle coreografie spettacolari e, soprattutto, dalla bravura degli attori. Avendo due bambini, entrambi appassionati di Frozen, non ho potuto fare a meno di prediligere quest’ultimo al Theatre Royal Drury Lane, e, col senno di poi, è stata decisamente la scelta giusta. Il musical coglie alla perfezione le appassionanti dinamiche fra le due sorelle Anna ed Elsa.
Frozen
Assistere a uno spettacolo a Londra non è un evento, bensì un momento di convivialità e, oserei dire, quasi una festa. Immaginavo che molte bambine avrebbero indossato il costume della regina Elsa di Arendelle e, poiché anche la mia bimba di tre anni mi chiedeva da mesi un “Ito ungo fino ai pedi come Fozen” (un vestito lungo fino ai piedi come Frozen), ho voluto accontentarla. Prima di entrare a teatro gliel’abbiamo fatto indossare, rendendola la bimba più felice del mondo.
Per ogni spettacolo ci sono generalmente due rappresentazioni al giorno: una pomeridiana e l’altra serale. Noi abbiamo scelto quella pomeridiana che iniziava alle ore 14. L’età minima per assistere a uno show è, in realtà, quattro anni. Fortunatamente la persona che ci ha controllato i biglietti all’entrata ha chiuso un occhio e ci ha lasciati passare. Una volta all’interno del teatro, abbiamo preso posto e i nostri bimbi si sono guardati attorno con stupore. Era la prima loro prima volta a teatro. Come avevo predetto, molte bambine e ragazzine erano agghindate come le principesse del film d’animazione e regnava ovunque un’atmosfera allegra.
La storia
“Frozen” racconta la storia delle due sorelle Anna ed Elsa, principesse di Arendelle. Elsa, nata con poteri magici che non può controllare, ferisce involontariamente Anna durante i suoi giochi di magia. Per evitare che ciò accada nuovamente, i genitori le tengono separate per lunghi anni.
Quando i monarchi del paese muoiono durante una tempesta in mare, Elsa viene proclamata la nuova regina. Tuttavia, durante l’incoronazione le cose vanno male e l’intero regno viene imprigionato in un inverno senza fine dalla magia di Elsa. Quest’ultima fugge e Anna decide di andare a cercarla aiutata da Christoff, accompagnato dall’inseparabile renna di nome Sven, e dal simpatico pupazzo di neve Olaf, creazione di Elsa e amante dei caldi abbracci.
Il musical
Alle 14 in punto la magia di Frozen ci ha avvolti con le sue scenografie spettacolari che hanno lasciato tutti gli astanti a bocca aperta. Giochi di luci per creare la sensazione visiva della neve che cade, costumi sfarzosi e bellissime coreografie hanno accompagnato gli spettatori per tutta la durata dello spettacolo. Il regista è riuscito a ricostruire in teatro, in maniera magistrale, le stesse scene proposte nel film di animazione con alcuni accorgimenti e pochissimi cambiamenti.
Presenti in scena anche Sven la renna, portato in vita da un interprete completamente coperto dal costume e un Olaf aiutato nei movimenti da un attore che gli ha prestato la voce. Le famosissime canzoni, modulate in maniera eccellente dagli attori, hanno lasciato senza respiro. Bocche aperte e occhi lucidi sia nei bambini che negli adulti. Per non parlare del celeberrimo “Let it go” cantato da Elsa nel regno di ghiaccio che ha letteralmente fatto esplodere la platea in un fragoroso applauso.
Due ore di spettacolo incredibilmente emozionanti anche per chi bambino non lo è più da qualche decennio. Avrei pensato che i miei due piccoli terremoti non sarebbero riusciti a stare fermi; mi sbagliavo. Sarà stata la prima volta in un vero teatro oppure la magia della rappresentazione, fatto sta che sono rimasti seduti ad osservare gli attori con sguardo attento. Il commento di Pietro è stato: “Mamma voglio vederlo ancora”, mentre Viola canta “Let it go” ( le uniche parole che si ricorda in inglese) riproducendo in maniera un po’ goffa i gesti di Elsa. Esperimento teatro perfettamente riuscito.