Sabato 14 maggio, presso il giardino della Biblioteca Bellinato, Anna Sandri e Silvia Zanardi presentano il libro “L’appuntamento – Venezia, 19 marzo 1914”

LEGGI ANCHE: Bellinato d’autore 2022: “Jack il Rosso e il grosso guaio a Globulopoli”

Riprendono gli appuntamenti in Biblioteca con “Bellinato d’Autore” a cura della Biblioteca Bellinato e la
società Euro&Promos FM, in collaborazione con il Comune di Legnago.

Sabato 14 maggio alle ore 17.00, presso il giardino della Biblioteca Bellinato, le autrici Anna Sandri e
Silvia Zanardi presenteranno il loro libro “L’appuntamento – Venezia, 19 marzo 1914”. A moderare
l’incontro ci sarà lo scritto e sociologo legnaghese Mattia Tasso.

L’evento rientra nel calendario nazionale della dodicesima edizione de “Il maggio dei libri”.

L’appuntamento – Venezia, 19 marzo 1914

Il 19 marzo 1914, poco dopo le 17, un vaporetto delle linee di navigazione comunali di Venezia con 63
persone a bordo, diretto dal Lido verso la città storica, entrò in collisione con una torpediniera e in meno
di un minuto colò a picco. L’incidente provocò 16 morti e 34 feriti e suscitò un’ondata globale di orrore
prima e di cordoglio poi: la notizia venne rilanciata dalla stampa internazionale, fino in Perù e in Nuova
Zelanda. Per una settimana Venezia visse soffocata dalla cappa del lutto mentre il lavoro incessante dei
cronisti consegnava ai cittadini, e poi alla storia, il resoconto dei fatti. Qualcosa di molto più grande era
all’orizzonte, e questa vicenda finì per essere dimenticata. Ma al cimitero di San Michele in Isola una
lapide, che dopo oltre cento anni è ancora perfettamente leggibile, racconta cosa accadde.

Questo è un libro del “se”, è la storia di un appuntamento e di un incrocio di destini; è la fotografia di una
Venezia allora come oggi seducente e irresistibile, fragile e aggredita, generosa e solidale. È una storia
di coraggio e di vigliaccherie, di denunce e di silenzi. Tra queste pagine, il lettore non troverà personaggi:
incontrerà persone. Tutte legate tra loro da un piccolo, definitivo “se”.

Il racconto, germogliato di fronte a una lapide, è una ricostruzione attraverso le cronache dell’epoca,
pagine ingiallite eppure ancora vibranti di emozioni e di passione, ed è arricchito da ricordi di famiglia
che per la prima volta è stato possibile ottenere.

“Se le nuvole che sarebbero arrivate a squassare la notte avessero portato la loro pioggia alla luce del
giorno, non ci sarebbe stato un cielo da guardare e tutto questo, forse, non sarebbe mai accaduto. A
Venezia, invece, giovedì 19 marzo 1914 c’era il sole”.