L’argentino Simeone decide il match tra Hellas e Genoa dopo soli cinque minuti. Una vittoria che regala serenità per il finale di campionato

Di: Diego Boscarello

LEGGI ANCHE: Hellas: il sinistro di Cancellieri regala un punto agli scaligeri

Il lunedì della trentunesima giornata di campionato regala all’Hellas Verona una vittoria ai danni del Genoa che dona morale e tranquillità. Gli uomini di Tudor tornano infatti ai tre punti dopo che a marzo ne erano solo arrivati due in tre gare.

A decidere il match contro il Grifone è lo spunto dopo soli cinque minuti del Cholito Simeone, abile nel fiondarsi sull’imbucata di Bessa e nell’avere la meglio nel duello con Vazquez. L’argentino raggiunge quota 16 reti in campionato, aumentando così il proprio record personale di marcature in una singola stagione.

Agli scaligeri non mancano le occasioni per aumentare il divario. Nel primo tempo il tiro a giro di Caprari si stampa sul palo, mentre all’inizio del secondo lo stesso fantasista regala a Simeone un cross al bacio su cui l’attaccante però non riesce ad impattare con precisione. Le volte in cui il Genoa si affaccia in avanti Montipò si fa sempre trovare pronto. Al termine della partita il risultato dà ragione all’Hellas, che riesce a costringere i liguri alla prima battuta d’arresto sotto la guida del tedesco Blessin.

Una vittoria per stare tranquilli e pensare in grande

Con il successo di ieri il Verona raggiunge il nono posto in classifica, a quota 45 punti. Un bottino che mette gli scaligeri nelle condizioni di guardare con serenità al termine della stagione. Con la salvezza raggiunta, i ragazzi di Tudor possono concedersi di scendere in campo mentalmente sgombri da paure di classifica.

Già sabato si torna in campo, in una delle trasferte più ardue del calendario, a San Siro contro l’Inter in piena lotta scudetto. La settimana dopo tocca ad un’altra sfida in Lombardia, contro l’Atalanta di Gasperini. Un uno-due che aiuterà a dare una forma precisa al finale di stagione dell’Hellas. Comunque vada, la posizione di classifica potrebbe dare a Tudor la sicurezza per prendersi qualche rischio in più fra convocazioni e scelte tecniche. Nelle ultime sette partite potrebbe dunque esserci più spazio per i tanti giovani talentuosi presenti in rosa e nel vivaio veronese.

Alzando lo sguardo poi, l’ultimo posto valido per l’Europa, il sesto attualmente della Lazio, dista solo sette punti, tanti quanti quelli che l’Hellas ha di margine sul Torino, undicesimo. La suggestione non appare certo facile, ma pensare in grande non è affatto vietato. Alla fine, in una testa libera da pressioni c’è sicuramente spazio per i sogni.