Sabato 26 febbraio, al Teatro Salieri, l’inconfondibile linguaggio corporeo di Roberto Zappalà omaggia la musica di Johann Sebastian Bach
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Sabato 26 febbraio alle 20:45 la Compagnia Zappalà Danza farà tappa per la prima volta al Teatro Salieri di
Legnago. In questa creazione, Rifare Bach, Roberto Zappalà cura in profondità l’estetica e il linguaggio del corpo
dedicando un’intera serata a Johann Sebastian Bach. Una musica cristallina e preziosa che, secondo il
coreografo, incarna l’ideale dell’arte pura e onesta. Le partiture dalla risoluzione perfetta e neutra da sempre
rappresentano per Zappalà il contrasto e la sintesi musicale ideale della sua danza, sensuale e istintiva.
La ricorrenza dei 30 anni di attività della Compagnia Zappalà Danza è stata l’occasione per costruire ex-novo e
in alcuni casi ri-coreografare alcuni brani del passato. Il titolo, Rifare Bach, vuole inoltre essere un richiamo alle
tante rivisitazioni musicali che nel tempo sono state fatte delle opere del compositore tedesco. In Rifare Bach
non è presente alcuna drammaturgia né intellettualismo, soltanto una stretta relazione tra l’estetica più eterea
della musica e quella più carnale della danza. La naturale bellezza del corpo dei danzatori e della musica di Bach
trovano in questo spettacolo un corollario di suoni della natura e del mondo animale, delle mini-ouverture che
introducono le note bachiane. L’alba dell’umanità dove i suoni dell’oggi, della sua violenza e tragedia sono
ancora assenti. In Rifare Bach si ascolta la natura e i suoi silenzi, per un ritorno a un mondo dove è ancora
possibile percepire la straziante e meravigliosa bellezza del creato.