“Ritratto di fanciullo” di Caroto esposto a Villa Medici, Roma. Una bella occasione per promuovere la prossima Mostra di Verona (13 maggio – 2 ottobre)

A cura di: Caterina Berardi

(nella foto, Villa Medici a Roma)

L’opera ‘Ritratto di Fanciullo’ di Giovanni Francesco Caroto, esposta al Museo di Castelvecchio, è in viaggio verso la capitale, dove dal 3 marzo farà parte della mostra “Gribouillage/Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly”, allestita all’interno di Villa Medici.

L’opera ‘Ritratto di Fanciullo’ di Giovanni Francesco Caroto, esposta al Museo di Castelvecchio, è infatti in viaggio verso la capitale, dove dal 3 marzo farà parte della mostra “Gribouillage/Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly”, allestita all’interno di Villa Medici.

La più conosciuta e amata opera del Museo di Castelvecchio è stata infatti scelta fra i protagonisti del prestigioso progetto espositivo realizzato nella capitale dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, in collaborazione con l’École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi.

Il dipinto sarà posto in dialogo con altre opere di grandissimo interesse, in una sezione intitolata ‘L’infanzia dell’arte’. Qui saranno presentati non solo una serie di ritratti di fanciulli con disegni, ma anche una serie di opere delle avanguardie che traggono ispirazione dall’interesse per il disegno infantile, di artisti quali Pablo Picasso, Joan Miró, Karl Appel e altri artisti del gruppo Cobra.

La mostra “Gribouillage/Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly”, si compone di circa 300 opere originali, che vanno dal Rinascimento all’epoca contemporanea. Affrontando le molteplici sfaccettature dello scarabocchiare in ambito artistico, dagli schizzi imbrattati sul retro dei dipinti agli scarabocchi che diventano vera e propria opera, l’esposizione mostra come queste pratiche grafiche sperimentali, trasgressive, regressive e liberatorie, che sembrano non obbedire a nessuna regola, hanno da sempre scandito la storia della creazione artistica.

Nata da un progetto di ricerca promosso dalle curatrici, Francesca Alberti direttrice del dipartimento di storia dell’arte all’Accademia di Francia a Roma – Villa e Diane Bodart professore di storia dell’arte alla Columbia University, New York, la mostra, co-prodotta con i Beaux-Arts di Parigi, è il risultato di un lavoro di coordinazione internazionale su ampia scala.

  L’esposizione romana rappresenta un’opportunità unica per presentare in anteprima al pubblico internazionale il capolavoro di Caroto, che a maggio rientrerà a Verona per far parte della grande mostra “Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese”, allestita alla Gran Guardia dal 13 maggio al 2 ottobre 2022. 

(nella foto, Gran Guardia a Verona)