Quelle telefonate che allungano la vita: due rari capolavori del ‘900 allestiti per la prima volta insieme al Filarmonico di Verona
A cura di: Roberto Tirapelle
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Due rari capolavori del ‘900 allestiti per la prima volta insieme a Verona: vite appese al filo del telefono nell’intenso monologo di Poulenc e nella commedia di Menotti.
Francesco Lanzillotta dirige l’Orchestra della Fondazione Arena con Cappiello, Bini e Verna nella nuova produzione firmata da Federica Zagatti Wolf-Ferrari.
Recite: prima Domenica 28 novembre ore 15.30 – Martedì 30 novembre ore 19.00 – Giovedì 2 dicembre ore 20.00 Domenica 5 dicembre ore 15.30
Squilla il telefono e si apre il sipario sull’inedito dittico operistico: Il soprano Lavinia Bini interpreta una donna sconvolta da un doloroso addio nella geniale piècedi Jean Cocteau, già cavallo di battaglia di artiste come Anna Magnani e Sophia Loren, qui musicata da Francis Poulenc ∙ Opposta e complementare è la breve opera buffa di Gian Carlo Menotti, mai rappresentata a Verona: Lucy e Ben sono Daniela Cappiello e Francesco Verna, alla prese con un esilarante terzo elemento incomodo ∙ L’Orchestra della Fondazione Arena di Verona è diretta dal M° Lanzillotta mentre la nuova produzione vede la regia di Federica Zagatti Wolf-Ferrari, le scene di Maria Spazzi, i costumi di Lorena Marin e le luci di Paolo Mazzon.
Il soprano toscano Lavinia Bini si cimenta nell’impegnativo atto unico, che ritorna dopo molti anni sul palcoscenico del Teatro Filarmonico nel ruolo che a Verona è stato di Magda Olivero (in italiano nel 1988), dame Gwyneth Jones (in scena) e Tiziana Fabbricini (in forma di concerto). Sul podio dell’Orchestra della Fondazione Arena fa il suo gradito ritorno il maestro Francesco Lanzillotta, reduce da quattro anni di successi alla guida dello Sferisterio di Macerata, ugualmente impegnato nell’opera e nel repertorio sinfonico con successo di pubblico e di critica.
Dopo l’intervallo i toni si alleggeriscono grazie al breve atto unico di Gian Carlo Menotti (1911-2007), da lui stesso definito opera buffa: The Telephone (1947) guarda scopertamente al genere dell’intermezzo buffo settecentesco ma con la melodia e la scaltrezza dell’uomo del Novecento che conosceva Broadway e i meccanismi della presa sul pubblico. Il malizioso sottotitolo L’Amour à trois investe l’apparecchio telefonico di uno scomodo ruolo, quasi un animale domestico che si intromette fra gli amanti, per poi permetterne riconciliazione e (si spera) lieto fine.
Con La Voix humaine – The Telephone continua l’iniziativa Ritorno a Teatro rivolta al mondo della Scuola all’interno della proposta Arena Young 2021: martedì 30 novembre alle ore 18.00 e giovedì 2 dicembre alle ore 19.00 gli studenti delle scuole primaria e secondaria, i loro familiari, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e il personale ATA potranno assistere allo spettacolo a prezzo speciale: € 6,00 per gli studenti e € 12,00 per gli adulti. L’incontro propone un Preludio, momento introduttivo allo spettacolo alla presenza di alcuni dei protagonisti dell’opera. Inoltre Fondazione Arena di Verona apre le porte della sua prova generale alla Scuola, all’Università, al Conservatorio e al Polo Nazionale Artistico VAO per una speciale Anteprima giovani pomeridiana venerdì 26 novembre (informazioni e prenotazioni a scuola@arenadiverona.it).
Biglietteria Teatro Filarmonico Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona – Tel. 045 8002880 – Fax 045 8013266 Apertura due ore prima dello spettacolo biglietteria@arenadiverona.it – www.arena.it
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