I punti chiave per la nuova amministrazione
Di: Chiara Tomasella
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Dopo il ballottaggio del 17-18 ottobre, Matteo Pajola è stato eletto sindaco della città di Este con il 53,60% dei consensi, staccando di oltre 500 voti la sindaca uscente, Roberta Gallana.
Sostenuto dalle liste “Civiche d’Este” e “Este in Movimento”, il candidato ha salutato con commozione la fiducia accordatagli dai cittadini, sempre messi al primo posto sin dalla campagna elettorale.
Di formazione classica, Pajola è laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha sempre mostrato un forte interesse per la partecipazione politica attiva, ricoprendo per altro il ruolo di Consigliere Comunale dal 2006 al 2013 e di Assessore allo Sviluppo Economico sotto l’amministrazione Piva, incarico tenuto fra il 2013 e il 2016.
Al termine del quinquennio governativo di centrodestra, dunque, il testimone passa nuovamente al centrosinistra, che mette in campo un fitto programma di iniziative.
La sanità al primo posto
Uno degli obiettivi più importanti per il neoeletto primo cittadino sarà l’implementazione dei servizi per i malati e le fasce deboli della popolazione, come gli anziani.
Vi è un forte interesse a promuovere la telemedicina e il servizio a domicilio, finanziando anche un sistema di trasporto apposito per disabili e anziani soli, nonché a proporre la struttura ospedaliera di via S. Fermo come un ospedale di comunità a bassa intensità di cura. Contemporaneamente, verrà chiesta la restituzione alla consueta attività dell’ospedale di Schiavonia “Maria Teresa di Calcutta”, per la gestione di acuti ed emergenze.
Come recita il proverbio, tuttavia, prevenire è meglio che curare: nel programma di Pajola è perciò contemplata una rosa di obiettivi programmatici che mirano ad applicare una certa lungimiranza alle politiche sociali e di assistenza verso il cittadino, dall’età scolastica – con attenzione alle tematiche del bullismo e delle dipendenze – all’anzianità, preservandone il benessere fisico e psicologico.
Unione dei servizi e fusione dei comuni
Per contrastare il calo demografico registrato per Este negli ultimi cinque anni, l’amministrazione appena insediata propone un piano di rigenerazione urbana che fornisca migliori alloggi, servizi e collegamenti, in sinergia con l’offerta turistica e d’intrattenimento culturale estense.
Un’ulteriore proposta per far fronte alla diminuzione di abitanti della città consiste nel riattivare il percorso di unificazione tra Este e Ospedaletto Euganeo, che avrebbe una ricaduta largamente positiva sulle potenzialità di sviluppo del territorio.
Le politiche ambientali e di valorizzazione del patrimonio paesaggistico non sono indipendenti rispetto al ripopolamento della zona: in questo senso, il Comune propone di utilizzare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per favorire green economy ed economia circolare.
Lavoro e occupazione
Creare un contesto in cui fare impresa sia agevole e produttivo è sicuramente prioritario ai fini di uno sviluppo costante e duraturo; allo stesso tempo, è importante tutelare i dipendenti, cosa che verrà fatta anche tramite la proposta di un “salario minimo volontario” reso possibile da un minor carico fiscale verso le aziende aderenti al progetto.
Le iniziative in cantiere sono veramente moltissime, per tutti gli orizzonti: informatizzazione, integrazione, attività sportive, sicurezza. Un cantiere che Matteo Pajola è deciso a portare avanti con efficienza e dedizione, in maniera analoga a quanto auspicato per i cantieri fisici ancora aperti (e da aprire) in città.
Immagine di copertina tratta da Facebook