GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 16 gennaio 1932 nasce Dian Fossey, la zoologa amica dei gorilla

Di: Annalaura Casciano

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Dian Fossey, famosa zoologa, nasce a San Francisco il 16 gennaio 1932. Vive con i suoi genitori fino ai 6 anni: quando i due divorziano, lei viene affidata esclusivamente alla madre a causa dei problemi economici del padre. La madre si sposa per la seconda volta, ma Diane non riesce ad avere un buon rapporto con il patrigno. Intanto, anche il padre si risposa, ma il permanere dei gravi problemi economici lo spinge a suicidarsi.

La madre e il patrigno non approvano gli studi che Dian Fossey vuole intraprendere; ciononostante, la ragazza si iscrive alla facoltà di veterinaria all’Università della California, si laurea nel 1954 e si trasferisce, poi, in Kentucky. Qui nasce la sua passione per i gorilla, che nel 1963 la induce a partire per l’Africa utilizzando i propri risparmi.

Gorilla nella nebbia

Torna in continente africano nel 1966 e, un anno dopo, crea un centro di ricerca per lo studio dei gorilla in Ruanda. Dian Fossey attira così l’attenzione di tutto il Mondo e un fotografo del National Geographic Magazine, Bob Campbell, decide di testimoniarne il lavoro.

Purtroppo, però, questa focalizzazione globale sui gorilla attira le ire dei bracconieri della zona, che tentano in tutti i modi di metterle i bastoni tra le ruote. Anche il turismo è messo a dura prova, siccome la zoologa cerca di sensibilizzare su una specie messa in pericolo dalle masse di turisti che accorrono per vederla.

Il 26 dicembre 1985, Dian Fossey muore assassinata. Il corpo viene trovato il giorno seguente nella sua capanna. Le modalità della morte rimangono un mistero: si scopre l’arma del delitto, ma non un vero e proprio colpevole. Vengono però arrestati i membri della sua crew, considerati complici.

Prima di morire, la zoologa aveva dato il consenso per la produzione di un film sui suoi studi, che arriva nelle sale cinematografiche nel 1988 con il titolo di Gorilla nella nebbia: la storia di Dian Fossey. Inoltre, alla donna sono dedicati anche alcuni libri.