GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 31 dicembre

Di: Annalaura Casciano

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Il 31 dicembre 1855 nasce Giovanni Placido Agostino Pascoli, a San Mauro di Romagna, oggi San Mauro Pascoli in suo onore. Vive un’adolescenza difficile: perde prima il padre, poi due fratelli, una sorella e la madre.

Nel 1871, Pascoli si trova a Urbino, presso il Collegio Raffaello, ma la morte del fratello lo riporta dalla famiglia a Rimini. Qui Frequenta il Liceo Classico Giulio Cesare, seguita da una parentesi di studio a Firenze, che tuttavia non si conclude nel migliore dei modi, poiché fallisce nelle materie scientifiche e non ottiene il diploma. Si trasferisce dunque a Cesena, ove conclude il liceo.

Frequenta l’Università di Bologna e aderisce alle idee del socialismo. Viene arrestato il 7 settembre 1879 in seguito alla partecipazione a una protesta, ma nel dicembre dello stesso anno viene scagionato.

Si laurea in Lettere nel 1882 e inizia a lavorare come docente di latino e greco. Insegna a Matera e a Massa, per poi trasferirsi brevemente a Roma e a Castelvecchio di Barga. Dall’insegnamento liceale passa a quello universitario presso gli atenei di Bologna, Messina e Pisa.

Giosuè Carducci, suo storico insegnante, viene da lui sostituito nella cattedra di letteratura italiana all’Università di Bologna. Costretto a lasciare il lavoro a causa della salute cagionevole, Pascoli muore il 6 aprile 1912 a Bologna.

Tra i suoi scritti più importanti ricordiamo Myricae, una raccolta di poesie che si ispirano alla famiglia, i Canti di Castelvecchio, i Poemi conviviali e i Carmina, poesie in latino.