“Se avete un problema, ricordate che i chimici hanno tutte le soluzioni”: Ruggero Rollini ce ne propone qualcuna

Di: Chiara Tomasella

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Se il nome di Ruggero Rollini vi ricorda un divano mobile che sfreccia per le vie di Mantova cavalcato da un individuo in abiti eleganti, non preoccupatevi: è successo veramente.

Siamo al Food and Science Festival del 2019, un evento di portata internazionale nato per “coltivare la conoscenza” in merito alla produzione e al consumo di cibo. In un angolo della storica Piazza delle Erbe, antistante la Basilica di Sant’Andrea, si tiene una serie di curiose interviste che spaziano dalla microbiorobotica agli aneddoti su Leonardo da Vinci, dal cambiamento climatico al giornalismo scientifico. Il tutto si svolge su un divano verde-oro, di fronte al pubblico e a una telecamera.

Se volete immaginare un contesto più formale, invece, il riferimento più immediato è SuperquarkPlus. Come ricorderete, abbiamo già avuto modo di menzionarlo parlando di Luca Perri. Il primo intervento di Rollini per il programma in onda su RaiPlay risale al 2019: nella puntata dedicata all’amore, dopo l’introduzione di Piero Angela, proprio Rollini cura la spiegazione della biochimica dell’innamoramento, elencando i neurotrasmettitori coinvolti nell’emozione e concretizzandone l’azione prendendo come esempio un’arvicola delle praterie.

Qualcosa di quell’esperienza dev’essere rimasto nell’aria, perché quest’anno, per il festival di BergamoScienza, Rollini ha esposto i risultati di un esperimento molto particolare, ovverosia fare divulgazione su Tinder. No, non è un sito omonimo: è proprio la famosa app di dating.

La divulgazione ha bisogno di creatività

Una volta, il canale di Rollini si chiamava “Virtus, la parte bella della scienza”. Una delle virtù del divulgatore è certamente l’inventiva, la stessa dote che ha caratterizzato molti ottimi scienziati, che spesso hanno dovuto utilizzarla anche per far fronte alle difficoltà della vita, come dimostrano gli esempi di Antoine Lavoisier e Marie Curie.

Al giorno d’oggi, l’estro e la fantasia dei content creators giocano un ruolo fondamentale nel far affezionare gli spettatori a un programma televisivo o agli upload di un canale, ma sono anche gli elementi che tengono vivo l’impegno di un creatore di contenuti. Innovare i propri format, sbarcare su piattaforme diverse (come Twitch), associare metafore nuove a concetti già spiegati in modo meno efficace, imparare ad essere sociologi, filosofi, oratori, approfondendo in maniera trasversale campi diversi del sapere: l’elenco dei modi per non annoiarsi è davvero molto lungo.

Le interviste

Per spaziare con gli argomenti, le interviste sono un’ottima strategia. Dialogare con esperti di settori diversi ha portato Rollini a ospitare un’invidiabile varietà di temi sul proprio canale principale, dove è ormai famosa la serie intitolata “La Scienza sul Divano”. A volte, il divano sta fermo in un salotto e aspetta con fiducia che il proprietario di casa e l’ospite abbiano terminato la cena di rito, a base di risotto; altre volte, parte all’avventura per le strade (pandemia permettendo).

“La Scienza sul Divano” non è l’unica playlist a ospitare interviste: all’interno del secondo canale (Ruggero Rollini – Extra) sono presenti ulteriori videoclip dialogiche. Dalle biotecnologie industriali alla gestione dei rifiuti, dalla comunicazione del rischio alla comunicazione scientifica: non ci si fa mancare niente. Non vi resta che trovare la conversazione che fa per voi.

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