Pubblicato “La strada per Dankash”, l’ultimo libro di Simone Massenz in cui il lettore è chiamato a scegliere il proprio destino
Di: Sara Giannone
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È stato pubblicato in questi giorni l’ultimo libro del 23enne Simone Massenz, La strada per Dankash, un romanzo molto particolare che entra nel campo dei cosiddetti libri giocabili o libri-game.
Il libro non è infatti una semplice esperienza di lettura, ma un’avventura che l’autore definisce “dinamica“. Il lettore, vero protagonista, è chiamato a scegliere il proprio destino, a decidere le sorti della storia.
“Tu meglio di me saprai cosa succede quando guardiamo un film, soprattutto se horror. – ha dichiarato Simone – Viene spontaneo pensare che, se fossimo stati lì, avremmo agito in modo diverso rispetto al protagonista, percorso altre strade, preso differenti decisioni. Con il mio libro ho tentato di realizzare proprio questa consuetudine: il lettore è il protagonista della vicenda e dalle sue scelte dipende il finale della storia. Una storia che dunque può dirsi dinamica, al di là di quelle trame fisse a cui siamo abituati e che altro non fanno se non costringerci a subire passivamente gli eventi”.
La strada per Dankash segue le vicende di Nasha Zefiro, protagonista e voce narrante, che si ritrova in Mositania per spargere le ceneri della madre in un luogo sconosciuto chiamato Dankash. La Mositania è però divisa da una brutale guerra civile: da una parte, il tiranno Kuma Shin e i suoi luogotenenti, autori di atroci violenze e soprusi; dall’altra, i ribelli della Strada di Dio, guidati da Raul, il Lupo, e Marco, il Falco.
Raul e Marco rappresentano due facce della stessa medaglia, nonché l’eterna lotta tra tradizione e progresso. Il primo, un uomo di mezza età profondamente religioso, difende strenuamente la tradizione mositana. Il secondo, ragazzo giovane dall’animo infuocato, invoca a gran voce un rinnovamento. Ed è proprio tra loro due che Nasha è chiamato a scegliere: spalleggiando l’uno piuttosto che l’altro, il giovane giocherà un ruolo fondamentale per cambiare le sorti della guerra e della sua stessa terra natale.
Ma il percorso da compiere non riguarda soltanto la Mositania, la scoperta di questo paese per Nasha tanto familiare quanto sconosciuto; rappresenta anche un viaggio alla scoperta di sé stessi, dei propri limiti e delle proprie potenzialità. Un viaggio in cui si arriverà a comprendere come “tutte le scelte hanno conseguenze…“
Le decisioni di Nasha – e del lettore – ruoteranno attorno soprattutto ad argomenti di carattere etico. Indagheranno il valore della vita, le bassezze dell’animo umano e i compromessi talvolta necessari per riuscire a vincere. Nel corso della storia, le differenze tra buoni e cattivi si faranno sempre meno evidenti e i confini più labili. Il protagonista avvertirà un profondo senso di confusione, al punto che quasi faticherà a tenere a mente Dankash e il suo vero obiettivo.
Il finale, proprio come il resto della storia, sarà influenzato dalle scelte compiute dal lettore. Ciononostante, una volta chiuso il libro sarà difficile smettere di pensare alla Mositania, che in qualche modo rimarrà sempre un po’ dentro di noi.
La peculiarità di La strada per Dankash è quella di poter essere letto più di una volta. Le innumerevoli diramazioni della storia, infatti, lo rendono un libro sempre nuovo di cui è difficile scoprire ogni significato nascosto.
Nel complesso, se doveste avere voglia di un’avventura mozzafiato, sempre diversa e sempre entusiasmante, La strada per Dankash è quello che fa per voi.
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Simone Massenz è Dottore in Scienze della comunicazione e studia Editoria e Giornalismo presso l’Università di Verona. Tra le sue pubblicazioni più recenti troviamo i due saggi Riflessioni sulle memorie di Altair e Forme di realtà.