Armani, Yamamai, Unicredit, Dolce & Gabbana, Fedez e Chiara Ferragni. Con raccolta fondi, donazioni e consegne a domicilio, le imprese e gli influencer aiutano a fronteggiare l’emergenza
Di: Simone Massenz
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Sono oltre un milione gli euro offerti da Armani alla Protezione Civile e agli ospedali di Milano e Roma. Una donazione che si aggiunge a molte altre nella cerchia della grande gara di solidarietà sorta nelle ultime settimane. Da quando l’Italia si è ritrovata al centro dell’epidemia da Coronavirus, aziende, associazioni, squadre calcistiche, colossi del credito come Intesa Sanpaolo e Unicredit, gruppi stranieri a guisa di Xiaomi, catene di supermercati e persino comunità cinesi residenti nel nostro Paese hanno offerto servizi di notevole importanza. Mediante spese gratuite a domicilio, fondi per la ricerca, mascherine e disinfettanti, le imprese – e gli influencer – hanno riscoperto il proprio ruolo sociale nella lotta all’epidemia.
Le donazioni principali
I decreti governativi raccomandano di rimanere a casa, con particolare cenno a persone anziane o fisicamente fragili. Pertanto, le catene della grande distribuzione hanno deciso di consegnare gratuitamente la spesa agli over 65. CoopLombardia lo fa in tutta la Regione, Esselunga e Conad si spingono al di là delle zone rosse, ma entrambi investono denaro per garantire un miglioramento del servizio.
Al contempo, sono moltissime le donazioni a favore della ricerca e degli ospedali. Il gruppo Armani ha annunciato la donazione di 1 milione e 250mila euro agli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, nonché allo Spallanzani di Roma e alla Protezione Civile. Altri 100mila euro sono stati donati da Eurospin a Spallanzani e Sacco. Banca Mediolanum e il presidente dell’Inter Steven Zhang ne hanno diretti 100mila a testa all’Ospedale Sacco. Esselunga ha suddiviso tra sei ospedali una donazione di 2 milioni e mezzo. Dolce & Gabbana si è invece occupato di uno studio coordinato dai professori Mantovani e Garlanda dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Intesa San Paolo, poi, ha annunciato la donazione di 100 milioni di euro allo Stato, a sostegno degli ospedali. Si è inoltre detta pronta a raggiungere quota 5 miliardi, destinati a famiglie e imprese.
Unicredit ha offerto alla Protezione Civile 2 milioni di euro per l’acquisto di mascherine, dispositivi medici e generale materiale sanitario. Molte aziende, dall’Eni alla Xiaomi, hanno optato per la consegna di mascherine alla Protezione Civile. Inoltre, sono moltissime le comunità cinesi in Italia ad aver contribuito alle donazioni. L’Acquaflex sta or ora producendo gratuitamente 20 mila flaconi detergenti destinati alla Croce Rossa e ad alcuni Comuni.
La raccolta fondi di Fedez e Chiara Ferragni
La coppia Fedez-Chiara Ferragni ha lanciato una campagna atta raccogliere denaro e contribuire alla creazione di nuovi posti letto nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele. La risposta dei fan è stata eccezionale: il loro gesto, scatenando una vera e propria gara di generosità, ha permesso di acquisire in sole cinque ore oltre 8 milioni di euro. D’altro canto, benché impressionante, la cifra non è l’unica nota positiva dell’evento: sono state tantissime le persone a donare, oltre 45mila, con contributi stanti dai 5 ai 100 euro.
“Speriamo che questa nostra iniziativa sensibilizzi le persone in Italia e all’estero. – hanno spiegato Fedez e Chiara Ferragni – È un contributo concreto che apprezziamo moltissimo e che speriamo sia di esempio per molti”. La coppia si dimostra decisa nel continuare la battaglia e, come tutti, si augura di avere la meglio sull’emergenza. Certo è che la donazione risulta fondamentale per la comunità, in quanto, come loro stessi sottolineano, “le terapie intensive rappresentano l’unica possibilità di guarigione per i pazienti più gravi”.
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