Si apre con due grandi scrittrici: la turca Elif Shafak, autrice de ‘La bastarda di Istanbul’ e Ali Smith, una delle voci più originali della letteratura britannica contemporanea, il Festivaletteratura di Mantova 2019 che il 4 settembre inaugura un’edizione di star della letteratura con record di autori stranieri, 75 su circa 380 ospiti, e talenti da scoprire in 350 eventi. Gran finale l’8 settembre con uno degli scrittori più attesi, Ian McEwan che, a 22 anni dalla prima edizione, torna a Mantova con il suo nuovo romanzo fantascientifico ‘Macchine come noi’ (Einaudi) che ha per protagonista un robot. Lo scrittore, affiancato da Marcello Fois, parlerà della sua visione della scrittura. Di nuovo a Mantova anche Abraham B. Yehoshua che affiancato da Wlodek Goldkorn parlerà di identità nazionale e multiculturalismo.
La Shafak, che dedica il suo recente romanzo ‘I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo’ (Rizzoli) “alle donne di Istanbul e alla città di Istanbul che è, ed è sempre stata, una città femmina”, si confronterà con Michela Murgia sul ruolo delle donne e su quello che può fare la letteratura per cambiare il mondo. Mentre la Smith, più volte candidata al Nobel e finalista al Booker Prize, autrice con ‘Autunno’ del primo romanzo post-Brexit, e poi di ‘Inverno’ (BigSur), si soffermerà su quale sia ‘L’antidoto ai nostri tempi difficili’.
Ma il conto alla rovescia si concentra soprattutto su Margaret Atwood, la scrittrice canadese Booker Prize, autrice culto de ‘Il racconto dell’ancella’ (Ponte alle Grazie) diventata una serie tv di enorme successo, di cui fan di tutto il mondo aspettano il seguito, ‘I testamenti’, in uscita il 10 settembre in contemporanea mondiale. Tutti sperano che il 5 settembre a Mantova si riesca a sapere qualcosa della trama, ma, come accadeva con i libri di Harry Potter, tutto è coperto dal più totale segreto fino all’arrivo del nuovo romanzo in libreria. Nell’incontro, comunque imperdibile, la Atwood, in dialogo con lo scrittore Alberto Manguel, parlerà in generale del mondo dell’Ancella e della sua battaglia contro chi cerca di portare indietro le lancette della storia. Non si potranno mancare gli appuntamenti con Colson Whitehead, vincitore del Pulitzer e del National Book Award con ‘La ferrovia sotterranea’ (Sur), che nel suo nuovo bellissimo romanzo ‘I ragazzi della Nickel’ (Mondadori) torna a fare luce su un angolo buio di storia americana, e con Jonathan Safran Foer che in ‘Possiamo Salvare il mondo, prima di cena’ (Guanda) racconta la crisi climatica. Con ‘Sul riccio’ dello scrittore francese Eric Chevillard debutta a Mantova il nuovo marchio indipendente Prehistorica Editore.
Per la prima volta saranno a Mantova lo scrittore statunitense Dave Eggers, fondatore del centro di lettura e scrittura per ragazzi 826Valencia, con il suo nuovo romanzo ‘La parata’ (Feltrinelli), e Manuel Vilas, l’autore di ‘In tutto c’e’ stata bellezza’ (Guanda). Sono in arrivo anche Jeffrey Deaver con il thriller ‘Il gioco del mai’ (Rizzoli), Salvatore Scibona con ‘Il volontario’ (66tha2nd), il Prix Goncourt 2018 Nicolas Mathieu con ‘E i figli dopo di loro’ (Marsilio), David Nicholls con ‘Un dolore così dolce’ (Neri Pozza), Amin Maalouf con ‘Il Naufragio delle civiltà’ (La nave di Teseo) e Howard Jacobson con ‘Su con la vita’ (La Nave di Teseo) oltre a Pilar del Rio, la vedova di Josè Saramago, il Nobel portoghese morto nel 2010.
A guidare la pattuglia degli autori italiani saranno Dacia Maraini ed Erri De Luca con il nuovo ‘Impossibile’ (Feltrinelli), mentre Gianrico Carofoglio con Massimo Gramellini e Arianna Porcelli Safonov saranno protagonisti di una riflessione sugli usi e abusi delle parole, insieme a Neri Marcorè. Nei cinque giorni del Festivaletteratura si potranno vedere anche le mostre dedicate ai ’70 anni di Bur’ alla Biblioteca Comunale Teresiana e ‘La Montagna Pirata’ alla Galleria Corraini con illustrazioni e disegni originali realizzati da Fausto Gilberti per il libro omonimo scritto da Davide Longo che uscirà per Corraini nei giorni del Festival. E tra le iniziative curiose: per la pubblicazione di ‘Scrivi sempre a mezzanotte’ (Donzelli), Lettere d’amore e desiderio tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West – a cura di Elena Munafò, con un saggio di Nadia Fusini – Festivaletteratura dedica una panchina epistolare alle persone che vogliono partecipare alla lettura collettiva della corrispondenza, ogni giorno al calar della sera a Palazzo Castiglioni.