Quest’anno il cinema italiano a Berlino ha il volto di 9 adolescenti, alla loro prima esperienza cinematografica.
I 9 quindicenni protagonisti de La Paranza dei bambini, film di Claudio Giovannesi tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano e unico film italiano in concorso alla 69esima edizione del Festival di Berlino, hanno portato sorrisi e vivacità sul red carpet e in sala stampa. La loro energia corre in tutto il film. Il Telegraph alla fine della proiezione ha infatti twittato su Piranhas, titolo internazionale della pellicola: “In una selezione che dorme finalmente un film vivo”.
Ragazzi che si affermano in un mondo adulto dunque, un po’ come nel film, ma stavolta con la loro freschezza.
I giovani raccontati da Giovannesi hanno volti innocenti e nomi innocui (Biscottino, Lollipop, Tyson, O’Russ e Briatò) eppure la loro è una scelta criminale. Inseguono i sogni di molti adolescenti, i soldi, gli abiti firmati, il motorino più veloce, ma scelgono la strada sbagliata per raggiungerli. Una strada che costerà loro un prezzo altissimo. “La perdita dell’innocenza – dice Giovannesi, già regista di film con protagonisti adolescenti come Alì ha gli occhi azzurri e Fiore – è quello che abbiamo voluto raccontare”.
La ferocia e l’ambizione che vincono sulla purezza, con uno sguardo che non indugia però sulla violenza. Questa dunque la cifra di quello che nelle parole di Nicola Maccanico, AD di Vision Distribution, è “Un film contemporaneo ed emozionante, capace di interpretare con realismo una deriva del nostro tempo”.

(Vision Distribution)


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