Un dialogo fotografico sul cambiamento climatico per mostrare, in tutta la loro concretezza, le problematiche ambientali del pianeta e, al contempo, le possibili azioni per risolverle. E’ la mostra “EverydayClimateChange – fotografare il cambiamento climatico”, nata dall’omonimo progetto del fotoreporter americano James Whitlow Delano, che da oggi fino al 13 gennaio 2019, al museo di Storia Naturale di Verona, presenta al pubblico 72 immagini ed una realizzazione video documentale frutto dell’opera artistica di 27 fotografi professionisti di fama internazionale. A supporto dell’impianto espositivo sarà inoltre mostrato un video sul progetto EverydayClimateChange.
In esposizione le immagini di Rodrigo Baleia, Nina Berman, Michael Robinson Chavez, Ashley Crowther, James Whitlow Delano, Bernardo Deniz, Sima Diab, Luc Forsyth, Sean Gallagher, Balazs Gardi, Matilde Gattoni, Georgina Goodwin, Katharina Hesse, Esther Horvath, Ed Kashi, Peter Mather, Gideon Mendel, Palani Mohan, John Novis, Matthieu Paley, Paolo Patrizi, J.B. Russell, Vlad Sokhin, Sara Terry, Jeremy Sutton-Hibbert, Franck Vogel, Elisabetta Zavoli.
Collegata alla mostra la sezione espositiva che presenta al pubblico gli studi compiuti dal Museo di Storia Naturale nell’ambito dei cambiamenti climatici e le iniziative messe in campo dall’Assessorato all’Ambiente per perseguire politiche di risparmio energetico e di adattamento agli effetti del cambiamento climatico sul territorio, al fine di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Su tre pannelli espositivi, sono presentati i progetti di mitigazione ambientale: ‘Impianto fotovoltaico integrato nella copertura dello stadio comunale’, ‘Intervento di forestazione nel parco dell’Adige Sud’, ‘Un impegno per il futuro: il Patto dei Sindaci per il clima e l’energia – PAESC’.
Per tutta la durata della mostra saranno realizzate attività didattiche, conferenze di approfondimento sul tema e visite guidate. In particolare, in programma una serie di incontri che si terranno il venerdì, a partire dalle 18, nelle giornate del 12 ottobre, su “Il clima che cambia” di Luca Mercalli e “L’ultimo ghiacciaio e l’arrivo degli alieni a Verona” di Leonardo Latella; 9 novembre, “Ocean Range. La furia dell’oceano. Il cambiamento climatico nell’Africa Occidentale” di Matteo Fagotto, Matilde Gattoni, Ocean Rage; 7 dicembre, “Quale destino per la vita sui ghiacciai alpini?” di Valeria Lencioni; 11 gennaio 2019, “Per una manciata di gamberetti: il clima nel piatto” di Elisabetta Zavoli.

L’esposizione è stata inaugurata, al Museo di Scienze Naturali, dagli assessori alla Cultura Francesca Briani e all’Ambiente Ilaria Segala. Presenti la direttrice del sistema museale integrato di Verona Francesca Rossi e i curatori della mostra Livia Corbò e Marta Cannoni di Photo Op e Leonardo Latella del Museo di Storia Naturale.
L’arte per l’ambiente – dichiara l’assessore Briani –, per un’esposizione che presenta al pubblico un’ampia raccolta di immagini documentali sulle maggiori problematiche del nostro ecosistema. Gli scatti mostrano, come in un reportage documentale, nuovi punti di osservazione sui danni ed il cambiamento subiti del nostro ambiente. Visioni che ci spingono non solo a riflettere, ma anche ad agire per portare avanti nella nostra quotidianità azioni concrete per il miglioramento ambientale”.
L’amministrazione comunale – spiega l’assessore Segala –, ha recentemente intrapreso un percorso per affrontare in modo strutturale gli effetti dei cambiamenti climatici anche su scala locale. L’adesione a luglio di quest’anno al Patto dei sindaci per il clima e l’energia, conferma il nostro impegno alla riduzione dei gas a effetto serra e la volontà di perseguire politiche di risparmio energetico e di ricorso a fonti di energia pulita”.
La mostra, a cura di Photo Op – Livia Corbò e Marta Cannoni in collaborazione con James Whitlow Delano e Matilde Gattoni e con il contributo scientifico di Leonardo Latella e Giusi Pasqualini, è promossa dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura, Museo di Storia Naturale, Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri in collaborazione con Assessorato all’Ambiente.
L’esplosione è accessibile al pubblico da martedì a venerdì, dalle 9 alle 17, e il sabato, la domenica e i festivi, dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. Chiuso tutti i lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio. Ogni domenica alle 16 visita guidata inclusa nel biglietto d’ingresso. Ogni prima domenica del mese biglietto d’ingresso speciale ad 1 euro.