L’Archivio De Grandis-Marabini ha realizzato una serie di video atta a promuovere l’opera di Luigina De Grandis, Mario Marabini e Ottone Marabini
Di: Francesco Occhi
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Nel settembre del 2015, una grande doppia mostra alla Fondazione Fioroni di Legnago e presso gli spazi espositivi di Ferrarin Arte aveva celebrato la pittrice Luigina De Grandis, grande figlia di questa terra. Per l’occasione, erano stati presentati anche due cataloghi, il primo dedicato a lei, il secondo al marito, lo scultore Mario Marabini. A volerli e ad idearli la figlia Chiara, da anni impegnata per far conoscere le opere e il percorso artistico dei genitori.
Un grande doppio evento, patrocinato da ben 21 enti: dalla Regione del Veneto alla Provincia, dai comuni di Legnago, Cerea, Villa Bartolomea e Castagnaro a molte associazioni culturali del territorio. Enti che hanno unanimemente riconosciuto in Luigina De Grandis una delle grandi artiste di questa terra.
Luigina De Grandis è scomparsa nel 2003, ma il suo ricordo è oggi ancora vivo. Non è un caso che le sue opere si trovino sia in molte abitazioni private sia in tanti musei, mostre e gallerie sparse in tutto il mondo. Purtroppo, l’attuale emergenza sanitaria ha ridotto al minimo la possibilità di visitare e di vedere direttamente le opere di questi grandi artisti; e altrettanto ne hanno risentito eventi quali mostre o personali di pittura in presenza.
L’Archivio De Grandis-Marabini
Si è così presentata la necessità – ma anche la possibilità – di dare vita a un’intensa produzione culturale online. Per questo motivo, l’Archivio De Grandis-Marabini ha realizzato una serie di video atta a riproporre e promuovere l’opera di tre protagonisti dell’arte veneziana: Luigina De Grandis e Mario e Ottone Marabini, due fratelli che hanno dedicato la loro vita all’arte e che, insieme proprio a De Grandis e a Valeria Rambelli, nella seconda metà del ‘900 hanno dato un grande contributo alla crescita culturale di Venezia e del Veneto.
“L’archivio, che ha sede a Venezia, è di recente istituzione”, spiega Chiara Marabini. “Vuole essere un progetto in costante dialogo con la Città, un’occasione per gli studiosi e i giovani artisti di confrontarsi con i grandi Maestri del passato, un punto di riferimento per il tessuto culturale di Venezia […]. Inoltre, potrà rappresentare non solo un’occasione di formazione dei giovani appassionati all’Arte, che potranno studiare da vicino le loro opere, ma anche un’opportunità di promozione di appositi percorsi didattico-culturali da parte degli Atenei e degli Istituti d’Arte”.
Col contributo di vari collaboratori, spiega Marabini, è stato effettuato un lavoro di catalogazione delle opere, successivamente digitalizzate attraverso alcuni database. Quindi, insieme all’architetto Fabrizio Bergher di Tostapane Studio, a Benedetta Socal e a Cristiano Vettore, è nato il sito web dedicato agli artisti, ai cataloghi d’arte, alle mostre e agli oltre 2.000 libri a loro appartenuti.
Un archivio 2.0
Oggi, nel 2021, l’Archivio si presenta nella versione 2.0. Un primo progetto è già on-line e comprende una serie di puntate-video ognuna dedicata a un artista o a una specifica tematica. In aggiunta, è presente un portale dedicato che veicola l’accesso ai siti dei singoli artisti, rispettivamente Luigina De Grandis, Ottone Marabini e Mario Marabini. Oltre al sito, non appena sarà possibile, molte attività vedranno l’Archivio proporsi in maniera dinamica e diretta al mondo culturale, veneziano e non. Si auspica la presenza di critici, personalità del mondo artistico e culturale, studiosi e studenti.
“Grazie a questi allestimenti, sia fisici che virtuali, si è compreso quanto sia importante il tema della coralità e della condivisione delle idee che proprio sul tavolo di lavoro trovano il loro sviluppo”, conclude Chiara Marabini. “Nessuna idea, infatti, diventa forte se non ragionata, pensata, discussa, distrutta e ricostruita”.