Il giorno di Natale, è arrivato su Disney+ “Soul”, attesissimo film della Pixar. Un lungometraggio destinato a far emozionare e riflettere sul senso della vita
Di: Marina Storti
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Il giorno di Natale, è uscito su Disney + il tanto atteso film di animazione Soul, diretto da Pete Docter. Un lungometraggio destinato a far emozionare e riflettere sul senso della vita.
La trama di Soul
Il protagonista Joe Gardner, un insegnante di musica in una scuola media con la passione per il jazz, sogna di poter vivere della sua musica. Dopo un provino di successo, Joe guadagna l’opportunità di suonare al fianco di Dorothea Williams, famosa jazzista. Ecco, però, che subisce un incidente che ne provoca la morte.
Tuttavia, dall’Altromondo, Joe riesce a passare all’Antemondo, luogo in cui alle anime vengono attribuiti gli umori che caratterizzeranno la loro vita terrena e, successivamente, vengono affidate ad alcuni mentori, ovverosia anime di personaggi importanti defunti – vedi Maria Antonietta, Gandhi, ecc. – così da scoprire la cosiddetta “scintilla” che attivi il loro pass per arrivare sulla terra. Joe, a seguito di un errore, dovrà far da guida all’anima ribelle 22, che di nascere e affrontare la vita non ne vuole proprio sapere.
L’esaltazione della vita
A distanza di cinque anni dal famoso Inside Out, il regista, diventato nel 2018 direttore creativo di Pixar, si è contraddistinto per la maturità con cui tratta tematiche delicate e importanti. Soul è infatti un film destinato a chiunque, senza distinzione d’età, che fa riflettere.
Ancora una volta Pixar riesce sia a divertire con sequenze comiche – simili alle gag dei tempi del muto – sia a commuovere, suscitando emozioni profonde. Il dramma e la commedia si trovano a convivere in un insieme di situazioni ed eventi che si separano dai mondi perfetti che i film solitamente rappresentano.
Un messaggio semplice, ma tutt’altro che banale, è quello che il nuovo lungometraggio della Pixar vuole diffondere, arrivando al cuore e all’anima di chiunque. Dalla passione che si trasforma in ossessione all’inutile ed estenuante ricerca di uno scopo nella vita, fino alla necessità di trovare quella scintilla che spinga l’uomo a vivere appieno, gustando ogni attimo della propria esistenza: tematiche che in Soul sono presentate con la semplicità tipica dei film Pixar, ma che fino ad ora sono state affrontate solo nel Wall-e di Andrew Stanton.
Un ritorno alle emozioni
Ciò che rimane, alla fine del film, è sicuramente una consapevolezza maggiore sulla vita: imparare ad apprezzare ogni singolo momento, anche quello che apparentemente risulta banale.
Con la capacità di non dare nulla per scontato e di valorizzare tutto quello che ci appartiene, anche momenti non particolarmente memorabili diverranno fonte di insegnamento, attimi impressi nella nostra memoria. Una risata improvvisa insieme a un compagno di avventure, per esempio, o un abbraccio da chi amiamo, così come la semplice brezza di una mattina d’estate.
Come definire, quindi, Soul di Docter? Senza dubbio, un film dedicato a un pubblico che dimostra di saper ancora emozionare ed emozionarsi.