Un doppio Di Carmine stende il Cagliari dell’esordiente Zenga. Simeone accorcia, ma non basta. Hellas solo al 7° posto in classifica
Di: Simone Massenz
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L’Hellas Verona di Juric stende il Cagliari, rovinando il debutto di Zenga sulla panchina rossoblù. Gli scaligeri, trionfando per 2-1, raggiungono in solitaria il 7° posto in classifica e vedono avvicinarsi l’Europa. Sono complessivamente 38 i punti conquistati dall’undici di Verona in 26 giornate.
Hellas Verona 2-1 Cagliari
L’Hellas scende in campo con un 3-4-2-1: Silvestri tra i pali; Rrahmani, Empereur e Kumbulla in difesa; Faraoni, Amrabat, Badu e Lazovic alle spalle degli attaccanti Verre, Borini e Di Carmine.
Il Cagliari risponde con un 3-5-1-1, che vede Cacciatore, Ceppitelli e Pisacane porsi dinnanzi al portiere Cragno; Nandez, Ionita, Cigarini, Rog e Pellegrini si muovono a centrocampo; e Pereiro amministra la trequarti alle spalle di Simeone.
Al pronti-via del match, gli uomini di Juric si fiondano in avanti. Cragno, schierato da Zenga al posto di Olsen, interviene immediatamente su Lazovic. D’altro canto, nulla può al 14′, quando sul cross di quest’ultimo Di Carmine insacca di testa. Dopo soli 5 minuti, è sempre Lazovic a colpire la traversa. L’Hellas spinge sull’acceleratore e al 26′ Verre, portata a spasso la difesa rossoblù, appoggia nuovamente per Di Carmine: è il raddoppio. Prima dell’intervallo, due episodi da segnalare: l’intervento Var decreta l’espulsione di Borini, particolarmente discussa; poi, il Cagliari riapre i giochi con Simeone, che buca Silvestri grazie a un secco sinistro.
Durante la ripresa si assiste a uno scatto d’orgoglio dei sardi, nondimeno contenuti dalla retroguardia veronese. Quando Cigarini rimedia il secondo giallo, però, la parità numerica viene ristabilita. Gli ultimi venti minuti di gara, ad eccezione di un paio di occasioni, si dimostrano perfettamente amministrati dall’Hellas. Al fischio finale, pur mancando il consueto urlo del Bentegodi, i gialloblù riprendono a volare.