Nonostante l’euforia da record dell’S&P500, i mercati restano esposti a dati incerti e nuove tensioni commerciali
Di: Fabio Michettoni
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I mercati hanno celebrato il 4 luglio all’inizio di questa settimana, con l’S&P 500 che ha chiuso ad un altro massimo
storico, ignorando alcuni dati economici contrastanti e le tensioni commerciali in tema di dazi. Un inaspettato calo del
rapporto ADP sull’occupazione, pari a -33.000 posti di lavoro, seguito da un calo del tasso di disoccupazione, ha
creato confusione nel mercato del lavoro.
Nel frattempo, la Casa Bianca ha presentato un accordo commerciale con il
Vietnam che impone dazi del 20% sulle importazioni e minaccia nuove imposte su Giappone e UE, portando nuova
incertezza nell’economia globale. Nonostante tutte queste notizie, i mercati hanno continuato a salire in vista del
lungo weekend del 4 luglio.
Guardando alla settimana entrante, tutti gli occhi sono puntati sui verbali del FOMC di metà settimana per ulteriori
indizi sulla traiettoria della Fed, così come sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione e sui discorsi della Fed
che potrebbero alimentare le aspettative sui tassi. I rialzisti estenderanno il loro dominio o si prospetta un
rallentamento estivo? Vedremo.
Al momento, il nostro grafico relativo al MARKET CLIMATE mostra che la media mobile a 50 giorni dell’utile per azione
medio (EPS) aggregato e di competenza dell’S&P 500 è rimasta invariata a $10,45 per azione, mentre la crescita media
prevista degli utili è rimasta invariata al 9% annuo. Il grafico del MARKET CLIMATE mostra che anche l’indicatore di
tendenza degli utili (ETI) è rimasto invariato a 1,07. Poiché rimane sopra 1,00, il mercato si trova in uno scenario
rialzista, per quanto riguarda la proiezioni di medio-lungo periodo del trend di fondo.

I negoziati commerciali e i solidi dati economici americani hanno rafforzato il sentiment questa settimana con il Dow
Jones che ha guadagnato 1.010 punti, chiudendo a 44.829. Il nostro affidabile VV DJIA è salito di 872 punti,
raggiungendo quota 38.548. Ora è al di sotto del 14,0% rispetto alle quotazioni di mercato del Dow Jones e ciò sta ad
indicare che il Dow Jones è sopravvalutato.
Il prezzo del VVC è salito di 1,53 dollari durante la settimana e il valore complessivo è aumentato di 0,90 dollari. Il
valore di questo indicatore è ora al di sotto del 9,5% rispetto al suo prezzo spot, indicando che il mercato è
pienamente valutato.