Il prossimo 27 giugno verrà presentato il “Progetto Fertilizzanti in Carcere” promosso da FOMET che si svolgerà nella casa circondariale di Montorio
Di: Liliana Ghellere
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Coltivare il futuro anche dove può sembrare impossibile. Con questo spirito prende vita il “Progetto Fertilizzanti in Carcere”, un’iniziativa ad alto valore sociale promossa da FOMET, storica azienda con sede in San Pietro di Morubio (VR), specializzata nella produzione di fertilizzanti organici.
Il programma, che partirà a breve all’interno della Casa Circondariale di Montorio, mira a offrire ai detenuti una possibilità di riscatto attraverso il contatto con la terra e la formazione professionale. Grazie all’esperienza degli specialisti Michele Rossin e Davide Olivieri, verranno proposta formazione teorica e pratica su orticoltura, cura del giardino e utilizzo consapevole dei fertilizzanti.
L’obiettivo è duplice: trasferire competenze tecniche spendibili nel mondo del lavoro e promuovere la dignità personale attraverso l’impegno e la conoscenza.
Un’opportunità preziosa per chi si trova a vivere un percorso detentivo ma desidera guardare al futuro con occhi nuovi.
L’iniziativa sarà presentata ufficialmente il 27 giugno, in occasione del Convegno “Lavoro in Carcere”.
Un appuntamento speciale, pensato per raccontare un’esperienza unica.
FOMET desidera rivolgere un ringraziamento particolare alla dottoressa Maria Grazia Bregoli, direttrice del Carcere Circondariale di Montorio, che ha creduto nel valore di questo progetto, rendendone possibile l’ attuazione contribuendo ad avviare un dialogo effettivo tra mondo produttivo e sistema penitenziario.
Con “Fertilizzanti in Carcere” FOMET riafferma il proprio impegno verso una responsabilità sociale concreta, dimostrando anche come un’Azienda possa coltivare speranza, dignità e futuro. Anche dove tutto sembra fermo, qualcosa può germogliare.
