Trimestrali solide e sopra le attese sostengono i mercati, ma pesano incertezze su tassi e crescita economica
Di: Fabio Michettoni
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Questa settimana è stata piuttosto positiva per i prezzi delle azioni, nonostante alcuni rapporti economici contrastanti. Sul fronte negativo, il PIL preliminare del primo trimestre ha registrato una contrazione dello 0,3% rispetto all’espansione dello 0,4% prevista, scatenando timori di stagflazione. Le buste paga private sono state nettamente inferiori alle aspettative e il rapporto PCE (Personal Consumption Expenditures) di marzo su base annua è stato superiore alle attese, il che ha fatto sorgere la domanda: Quante volte la Fed taglierà i tassi di interesse nel 2025?
Sul fronte macro, il dato sui NFP, ha rafforzato l’estensione del rimbalzo in atto, così come le speranze per i negoziati commerciali con la Cina. A questo punto sorge un interrogativo, «le preoccupazioni del mercato azionario, sono giustificate? L’erraticità di fondo, basata sulle percezioni degli investitori, continuerà? Continua l’Earning Season. Meta e Microsoft hanno battuto le stime, fornendo un «forward» ottimistico, evocando tra gli investitori un miglioramento dello scenario.
Secondo FactSet, il 72% delle società dello S&P500 ha comunicato i risultati del 1° trimestre, con il 76% che ha battuto le stime sugli utili e il 62% che ha registrato ricavi superiori alle stime. Il grafico del MARKET CLIMATE mostra che la MA a 50 giorni dell’EPS medio sul paniere dell’S&P500 è rimasta invariata a 10,59 dollari per azione, mentre la crescita media prevista degli utili è rimasta invariata al 9% annuo. Sullo stesso grafico è evidente che l’Earnings Trend Indicator, ETI, è rimasto invariato a un livello di 1,10. Poiché rimane al di sopra di 1,00, il mercato si trova in uno scenario di mercato rialzista.
Weekly Equity Index Recap

Per l’S&P500 aprile si chiude come una candela di indecisione, con un minimo 4.822. Questo livello di supporto risale al massimo di gennaio 2022 ed intercetta un addensamento volumetrico di sicura affidabilità. Il rimbalzo ne avvalora il significato tecnico e crea una solida base per il futuro. Maggio apre in positivo, tuttavia, l’S&P 500 è ancora in calo del 3,26% dall’inizio dell’anno. I prossimi obiettivi/resistenze chiave sono area 5.850, 6080 e poi l’attacco al massimo storico di 6.147 stabilito a febbraio. Il Nasdaq100 rimane in calo del 4,32% su base annua. Ci aspettiamo che il prezzo continui a salire verso il massimo storico di 22.222 dollari, che non è molto al di sopra del massimo del 2024. Questo livello potrebbe fungere da forte punto di pressione ribassista, avendo fallito due volte: a dicembre e a febbraio. Resta da vedere se il prossimo tentativo avrà successo.
Per l’indice FTSE100, la candela di aprile si è chiusa come una candela di inversione, chiudendo sopra il massimo del 2024 di 8477. Per il mese di maggio, sebbene siano passati solo due giorni di contrattazione, è attualmente in rialzo dell’1,14% con un cumulo dall’inizio del 2025 del 5,12% nell’anno. Stessa implicazione positiva per l’indice Tedesco DAX, ormai a ridosso dei massimi storici a 23.500. Le probabilità di una continuazione del trend rialzista del DAX sono moderate, supportate da solidi indicatori tecnici. Tuttavia, è fondamentale monitorare i livelli di supporto e resistenza, nonché gli sviluppi economici e geopolitici che potrebbero influenzare il mercato. La forza del settore Bancario ha dato slancio all’indice FTSEMib, che si appresta a leggere il massimo della candela di inversione ribassista di fine marzo a 38.623. Il superamento in velocità della resistenza a 35.400 punti, un livello chiave che ha agito da barriera nella primavera/estate 2024, suggerisce un potenziale proseguimento del rialzo verso i 40.000 punti.
La combinazione di segnali tecnici positivi e il superamento di livelli chiave suggerisce una prosecuzione della tendenza rialzista del Nikkei 225. Tuttavia, è importante prestare attenzione a eventuali segnali di ipercomprato e monitorare i livelli di supporto e resistenza per anticipare possibili correzioni. Al 2 maggio 2025, l’indice NIKKEI è in fase Strong Buy. Le medie mobili mostrano 10 segnali di acquisto e 2 di vendita, mentre gli oscillatori tecnici evidenziano 8 segnali di acquisto e nessuno di vendita.