Intel tra speculazioni e realtà: lo spin off sfuma e il mercato riconsidera il futuro del colosso dei semiconduttori
Di Fabio Michettoni
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Le azioni Intel hanno chiuso oggi con un ribasso di oltre il 6%, ma ieri hanno avuto un rialzo del 16%, in seguito alle segnalazioni secondo cui la società di semiconduttori potrebbe subire uno spin-off che coinvolgerebbe Taiwan Semiconductor ( TSM ) e Broadcom ( AVGO ) per la dismissione di parte della sua attività, con TSM che sarebbe interessata alla divisione di produzione dei chip e Broadcom interessata alla divisione di progettazione dei chip. Oggi la doccia fredda e cioè che non è stato raggiunto alcun accordo, quindi, in sostanza, il mercato sta preventivamente valutando la portata e i valori dell’intero progetto.
Quindi, per chi fosse contrario, è improbabile che l’accordo vociferato vada in porto a causa di problemi anti-trust e competitivi legati al fatto che TSM ha prenderebbe il controllo del più grosso attore che avrebbe dovuto riportare la produzione chip sul suolo statunitense e che quest’ultima è una società taiwanese a cui l’attuale amministrazione statunitense ha accennato di imporre restrizioni all’esportazione e che ha già il monopolio del mercato globale della lavorazione dei chip, al 64% nell’ultimo quarto del 2024. Per non parlare del valore ancora più basso di Intel se si separasse dal suo lato produttivo e di tutto il potenziale che porterebbe come produttore leader di nodi avanzati.
Se si dà un’occhiata al movimento azionario di Broadcom e TSM in questi giorni, non è stato positivo, con entrambe in calo rispettivamente di circa il 2% e l’1%, il che significa che gli investitori delle due non vedono come portatore di plusvalore per le due aziende coinvolte.
L’ultima volta che il mercato ha “pensato” a Intel è stato dopo che l’ex CEO Pat Gelsinger è andato in pensione; è stata la persona giusta al momento sbagliato. Le ripetute chiamate LONG, puntavano su un potenziale rialzo derivante o da una acquisizione o da un crollo dell’attività, considerando l’ex CEO come l’unico problema, visto che è sempre stato contrario alla vendita di rami d’azienda.
Quel che è successo in questi giorni è la conferma del valore di Intel ed è possibile che la il processo di rivalutazione del titolo sia appena iniziato.
Questa è una grossa opportunità di trading sul titolo che ha trovato stabilità in area 18,50 dollari e appena ridefinito delle intenzioni rialziste che potrebbe rilanciare le quotazioni nei prossimi mesi.