Le dichiarazioni di Coldiretti durante l’incontro del 3 settembre presso la sede di Ismea con i vertici del Fondo Agricat

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“È necessario ora procedere in fretta con i ristori per tutte le imprese che sono state danneggiate”. Così Coldiretti commenta l’incontro che si è svolto nella mattinata di ieri 3 settembre presso la sede di Ismea con i vertici del Fondo Agricat. “Grazie al ministro Lollobrigida, ad Ismea ed Agea per essersi subito attivati programmando questo tavolo di lavoro permanente che avevamo sollecitato nei giorni scorsi – spiega Coldiretti – questa situazione che vede ritardi e numerosi rigetti delle richieste di risarcimento per le alluvioni del 2023 e le gelate tardive, non può più protrarsi”. C’è bisogno, sottolinea Coldiretti, di individuare rapidamente le soluzioni per aiutare tutte quelle aziende che sono in difficoltà in conseguenza degli eventi catastrofali che le hanno colpite. Basti pensare che le gelate di marzo e aprile 2023, avevano causato danni al settore ortofrutta con punte sino all’ 80% su alcune produzioni importanti delle zone dell’Emilia Romagna. Bene aver ottenuto la sospensione dei termini del procedimento amministrativo relativi alle Pec inviate ad agosto, aggiunge Coldiretti, ora bisognerà procedere all’immediato pagamento degli indennizzi di tutte quelle domande che hanno avuto esito positivo. Coldiretti continuerà a collaborare per accelerare gli interventi e in questo senso già domani ci sarà un ulteriore incontro per arrivare a una rapida soluzione.

Sul tema interviene anche il Presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini: “La creazione del tavolo di confronto è senz’altro una buona notizia che però deve trovare immediata concretezza. Il settore agricolo si fa carico della manutenzione del territorio, produce eccellenze riconosciute in tutto il mondo, dà continuità a una cultura carica di valori vitali per la società odierna come la cooperazione, la sostenibilità sociale e la mutualità. Nonostante ciò, però, i sostegni necessari per garantirne la continuità vengono via via sempre più ridotti fino addirittura ad essere negati. Mi auguro che ora si cambi immediatamente atteggiamento e che gli imprenditori agricoli non debbano più scontrarsi con un sistema cieco che non si rende conto di quanto questo si possa ripercuotere sull’intera società”.