Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’area dell’ex stazione di Aselogna è stata oggetto di diverse incursioni alleate
Di: Federico Carbonini
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Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’area dell’ex stazione di Aselogna dell’ex ferrovia Ostiglia-Treviso è
stata oggetto di incursioni alleate.
In particolare, la più significativa e finora l’unica documentata è quella del 31 ottobre 1944.
Quel giorno, tre cacciabombardieri n.8 si diressero a Legnago. Distrussero alcuni capannoni del Genio
Pontieri ed arrecarono gravi danni a tutti i fabbricati, ma poco al materiale militare. Questo perché era
stato precedentemente trasportato in luoghi più sicuri dalle truppe tedesche. Inoltre, la difesa contraerea
tedesca fu molto attiva riuscendo ad allontanare i tre cacciabombardieri col loro carico di bombe.
Così, alle 16:40, i tre cacciabombardieri si diressero verso la stazione di Aselogna, allora attiva, dove
sganciarono bombe su un treno fermo sulla linea. Questo treno si trovava in sosta sullo scalo merci,
adiacente al magazzino.
Fortunatamente non si contarono vittime ma, come si evince dalla foto, un’enorme nube si sollevò creando
una situazione di panico generale, pur non sapendo ad oggi il carico presente all’interno di quei vagoni.
Alcune testimonianze riportano anche dei mitragliamenti alla stazione che di conseguenza rimase inagibile
per qualche anno. Tuttavia, ad oggi, non sono stati rinvenuti documenti che verifichino l’attendibilità di
queste testimonianze. Inoltre, il fabbricato viaggiatori, abbandonato da alcuni decenni, non ci può dare
alcun riscontro in merito per via delle pessime condizioni in cui versa. L’unico segno tangibile rimasto della
Seconda Guerra Mondiale è la scritta sul muro della stazione lato binari. In origine vi era attaccata una
scritta, composta da lettere di ceramica blu, che riportava la dicitura “stazione di Aselogna”. Con la Seconda
Guerra Mondiale, la scritta è stata gravemente danneggiata se non distrutta e, terminato il conflitto,
sostituita dalla sola dicitura “Aselogna” dipinta sul muro e non più quindi con lettere attaccate.
Un residente nei pressi della stazione conserva in casa ancora oggi un pezzo di rotaia. Da sempre lo usa
come incudine, ma risale agli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. Anche questo pezzo di rotaia
però genera dei dubbi. Nell’incursione del 31 ottobre 1944 si parla solo di un convoglio in fiamme, non di
rotaie distrutte. Quindi quel pezzo di rotaia è saltato in corte sua col bombardamento del 31 ottobre 1944 o
con altre incursioni magari non documentate ma chiacchierate tra le persone locali? Pur considerando i vari
indizi, manca la prova inconfutabile dei mitragliamenti o di altre incursioni alleate, oltre a quella descritta.
Sia la scritta sul muro della stazione, oggi totalmente cancellata dal tempo, che il pezzo di rotaia saltato
nella corte vicina, potrebbero essere ricondotti a ciò che avvenne il 31 ottobre 1944 come potrebbero
essere conseguenza di altri attacchi. E la foto, pur dandoci indicazioni oggettive, mostra solamente un
momento di quel giorno non permettendoci di arrivare ad ulteriori e diverse conclusioni.