Siamo andati a Firenze a visitare il 25 hours Hotel Piazza San Paolino, il primo inaugurato in Italia da 25 hours hotels

Di: Maria Mele

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Siamo andati a Firenze a visitare il 25 hours Hotel Piazza San Paolino, il primo inaugurato in Italia da 25 hours hotels che rappresenta il miglior esempio di quel  trend sulle ibridizzazioni degli spazi nel mondo dell’hotellerie a cui stiamo assistendo in questi ultimi tempi.

Ci troviamo in un quartiere che a dispetto della sua centralità, aveva vita difficile

ci racconta il GM Bart Spoorenberg che ha seguito tutto il progetto di recupero e di ristrutturazione e che gestisce la struttura.

BartSpoorenberg
ieffestudio

Nato dalle ceneri di due conventi, divenuto in seguito caserma e da ultimo sede del Monte dei Pegni, il complesso per una superficie di 10.750 metri quadri vuole riproporre esteriormente il sagrato delle vecchie chiese fiorentine, attuando, attraverso gli oneri di urbanizzazione conseguenti al recupero della struttura, una vera rigenerazione urbana del quartiere cui il Comune di Firenze ha partecipato attivamente.

L’idea progettuale nasce nel 2007/2008 ma è nel 2019/2021 che si concretizza grazie al progetto architettonico di Andrea Grassi di GLA Architetturale.

I lavori hanno previsto la demolizione del capannone dove venivano accumulati i beni impegnati, attività che ha riportato alla luce un vecchio cimitero cittadino nel quale avevano trovato sepoltura intere famiglie a causa della epidemia di peste, e la ricostruzione di un edificio con 100 camere.

Durante i lavori sono state evidenziate le fondamenta della vecchia chiesa orientata est ovest, il cui vecchio abside e i 2 cortili sono stati riconvertiti. La struttura attuale consta di due corpi di fabbrica, uno preesistente e uno di nuova costruzione, e di 2 cortili, uno chiuso, occupato dalla lobby, dal ristorante e bar dell’hotel, e uno aperto adibito a giardino rigoglioso e a misura d’uomo, ma con aree di rispetto costruite con strutture post industriali, su cui si affacciano le stanze.

Il progetto di Interior Design è stato seguito da Studio Otto di Paola Navone e Gianpaolo Venier, che ha saputo rileggere in chiave ironica, pop e giocosa un tema  non facile da proporre a Firenze: la Divina Commedia di Dante Alighieri.

Una sfida, quasi una provocazione, nella quale Studio Otto si è gettato a capofitto realizzando una struttura unica nel suo genere!

Tre gli ingressi realizzati: il primo dalla bottega di leccornie, salumeria, bar, lobby  denominato I golosi, che si affaccia sul sagrato della chiesa di San Paolino e lavora sull’immaginario delle persone. Si passa infatti da una normale piazza urbana a una zona totalmente distonica, provocando grande stupore.

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25h Piazza Paolino
DarioGarofalo Alimentari

Il secondo ingresso è quello dal ristorante, caratterizzato da un enorme caminetto, dove ogni elemento è personalizzato e in vendita, e il terzo dalla reception, da via Palazzolo, caratterizzata dalla presenza di un’istallazione a tema valigia, elemento emblematico del viaggio. Non più solo la reception dove effettuare il check-in, ma anche spazio espositivo e shop.

25h PiazzaPaolino
Dario Garofalo

Tutti gli spazi sono fluidi, multifunzione, aperti, come la sala cinema Paradiso che diventa sala riunione grazie a pannelli appesi ai muri, raffiguranti scene iconiche del cinema italiano, che si trasformano in tavoli.

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25h Piazza Paolino
Dario Garofalo
CinemaParadiso

Tutto l’hotel si mette in gioco per trasformarsi, a testimonianza della sua grande vocazione all’accoglienza, che è stata compresa e ben accolta dalla città, che ha tributato un grande successo ai suoi spazi ibridi e multifunzione.

Il 25 hours Piazza San Paolino, infatti, non è un solo un albergo, ma anche un  ristorante, un bistrot, un cocktail bar, un cinema, una ludoteca, che si offre alla socialità, fornendo ampio spazio alla musica e alla lettura con un piede nel presente e un piede nell’analogico.

Se è vero che la sensazione dichiaratamente ricercata dai progettisti è quella di stupire possiamo dire che sono perfettamente riusciti nell’intento, soprattutto  nella realizzazione delle stanze, dove il tema inferno e paradiso è stato interpretato in modo libero e visionario in ogni possibile dettaglio.

Ma chi può essere così pazzo da scegliere di soggiornare all’inferno? Questa la domanda che si sono posti i progettisti e hanno trovato nell’ironia una geniale risposta.

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25h PiazzaPaolino
Dario Garofalo Rooms_Gigantic_Inferno

Inferno diviene quindi ogni fonte di piacere, forte e greve in ogni sua declinazione mentre il Paradiso è di chi sceglie di immergersi nella bellezza eterea.

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25h Piazza Paolino
DarioGarofalo
Paradiso

Le 170 stanze, equamente suddivise tra inferno e paradiso hanno ciascuna un nome che riflette un pezzetto della storia paradisiaca o infernale che sia. Chi vuole dormire all’inferno, quindi, potrà scegliere di vivere la dimensione della lussuria, della gola, dell’eresia, in ambienti dominati dal rosso fuoco e dall’oro chi ambisce al Paradiso potrà bearsi tra storie edificanti, ma giocose nei rilassanti toni dell’azzurro e argento.

La cura maniacale per il dettaglio fa parte dell’experience immersiva e divertente, legata alla città di Firenze in modo assolutamente speciale, allegramente iper espressivo.

Strizzando l’occhio alle abitudini social dei Clienti, l’hotel propone angoli perfetti per inquadrature “instagrammabili”!

Un hotel che sceglie di abbattere i confini e le barriere, non solo in senso metaforico.

Poche sono le porte, infatti, che delimitano gli spazi per regalare il massimo dello spazio vivibile. Persino nei bagni delle stanze solamente l’area bagnata della doccia e quella dei servizi igienici sono isolate, mentre il lavabo diventa quasi un elemento di arredo, come le toelette di una volta.

25h Piazza Paolino Dario Garofalo
25h Piazza Paolino
Dario Garofalo

Una scommessa interessante quella del 25 hours Hotel Piazza San Paolino di Firenze, un progetto, sviluppato durante la pandemia da Covid, che ha saputo cogliere le trasformazioni sociali in atto proponendo una personalissima risposta alla forte domanda di ritorno alla socialità.

Articolo originale su Excellence Magazine Luxury